Bassolino e Iervolino indagati per epidemia colposa. Era ora, ma intanto..
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Bassolino e Iervolino indagati per epidemia colposa. Era ora, ma intanto..

Intanto il livello dei rifiuti cresce, Mara Carfagna litiga con Cosentino per i termovalorizzatori ed un giudice chiama un boss dal commissariato. La Campania, una terra devastata...

Bassolino e Iervolino indagati per epidemia colposa. Era ora, ma intanto..

Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino risultano indagati per epidemia colposa per i fatti del 2007-2008.
L’indagine cade a fagiolo perché il livello dell’immondizia in questi giorni si sta pericolosamente avvicinando a quello di quei giorni; non sappiamo come finirà l’indagine, ma sulla questione rifiuti in Campania sarà difficile trovare qualcuno non colpevole, eccezion fatta, con qualche attenuante, per la popolazione.
Già, perché nessun, o quasi, civile denunciava le crescenti piramidi di rifiuti in campi aperti, campi adiacenti a coltivazioni di pomodori e ad allevamenti bufalini.

Il legame criminoso tra la camorra e gli imprenditori del Nord per lo smaltimento di rifiuti è stato talmente tante volte enucleato su giornali ed altri media che non starò qui a descrivere ancora il processo.

Nonostante tutto l’immondizia è ancora il settore più sensibile e hot economicamente in Campania, basti pensare in tal senso alla recente lite Cosentino-Carfagna, quest’ultima imbeccata da Bocchino, il Richelieu di Fini.

Il punto focale della lite era la gestione delle competenze sui termovalorizzatori, in un primo momento affidate alle province e, ipso facto, a sentire Mara, al suo nemico giurato: il coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino.

 

 

 

 

Adesso stanno ristudiando il caso cercando di non far perdere la faccia né alla Mara nazionale né tantomeno al Nicola da Casal di Principe.

Bassolino non è più al comando, ma gran parte delle emergenze in Campania sono da attribuire a lui: i rifiuti, i carrozzoni, i soldi Ue non impiegati, la sanità che è un buco nero, le consulenze pazze, i clientes che vivevano senza lavorare, le agenzie senza scopo ma con tali stipendi ai dirigenti da far sentire come straccioni non pochi CEO americani, gli appalti pilotati e così via...
Una ragnatela tessuta dall’uomo di Afragola, insieme con il suo Gianni Letta, il professore Mauro Calise, lunga perlomeno 17 anni (toh, più o meno come la discesa in campo del Cavalier Silvio Berlusconi).

Una ragnatela che ancora resiste, il modello-Bassolino sopravviverà al reuccio di Afragola come il berlusconismo all'egoarca di hardcore.

Bassolino è stato, con molta probabilità, l’uomo più potente della Campania dell’ultimo secolo, ben più del comandante Achille Lauro o di Nicola Cosentino.
Questo macroscopico centro di potere, un coacervo che ha visto lavorare, spalla a spalla, criminalità e professoroni (Ennio Cascella, Rocco Papa, Popi Vanoli) di Ingegneria, spiace dirlo, non viene molto menzionato da Roberto Saviano, più schiacciato nelle sue invettive verso Cosentino, i casalesi, Mario Landolfi et similia del centrodestra.

Quando si parla di Campania, e di alcuni problemi della Campania, non bisogna chiedersi “Chi è il colpevole?” ma piuttosto “Cosa sta succedendo?"…

La Dda, tanto per dirne una recente, ha chiesto l’arresto di Francesco Nuzzo.

Francesco Nuzzo è sostituto procuratore generale della Repubblica a Brescia ed ex sindaco di Castel Volturno, un uomo che amava dire di “essere in missione per conto degli onesti”.

Stante alle indagini l’uomo in missione avrebbe telefonato, dall’interno di un commissariato, ad un boss locale, Pasquale Morrone, molto vicino al clan facente capo a Cicciott e’ mezzanott, alias Francesco Bidognetti.

Se l’articolo vi sembra delirante è perché alcune situazioni, purtroppo, lo sono…

Massimo Bencivenga

 
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