Elezioni 2012. Uno sguardo alla creatività delle civiche e all'anagrafe dei candidati
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Elezioni 2012. Uno sguardo alla creatività delle civiche e all'anagrafe dei candidati

Nel post ci sono le denominazioni di alcune civiche e l'età di alcuni candidati

Elezioni 2012. Uno sguardo alla creatività delle civiche e all'anagrafe dei candidati

 

Ogni volta che c’è una tornata elettorale si scatena il brain storming sul nome da dare alla lista. Parliamo soprattutto di liste civiche e movimenti, perché i partiti hanno già simboli e motti. O almeno dovrebbero averli. Il rapido giro compiuto nell’Italia dal settimanale L’Espresso ne ha scovato di nomi. Andiamo con qualche esempio.
Ci sono i nostalgici di Forza Italia, che l’ho già detto, ma lo ripeto, prima di essere il partito di Berlusconi era un programma di Sport condotto da Walter Zenga, Roberta Termali e Fabio Fazio.
Sergio Gaddi, a Como, si è candidato contro il Pdl del quale faceva (fa?) parte capeggiando la lista Forza Cambia Como.
A Como c’è come candidato a sindaco anche lo Zar, alias l’ex calciatore Pietro Vierchowod, con la lista Il faro per Como.
A Cuneo ci sono i delusi, quelli della lista Esuli in Patria, che non sono rifugiati o che, ma semplicemente persone di sinistra che però non si riconosco in questa sinistra.


A Verona, nella città di Giulietta e Romeo, ad appoggiare il sindaco uscente Tosi c’è una lista civica che si chiama Giovani Punto, e ce n’è un’altra che si chiama Piazza Pulita. Magari usando le scope e non per scopare. A Parma c’è Buongiorno Italia! Siamo Voi! A Palermo c’è una lista che si chiama Sveglia. La protesta contro la Casta monta invece a la Spezia, dove c’è una lista che si chiama Via la Casta. Sperando, aggiungo io, di non sostituire una casta con un’altra. A Rieti c’è Mettici del tuo. Ad Alessandria c’è una lista che si chiama Le nuvole (di colore arancione) e un’altra che recita Noi crediamo in chi crede in noi.
Singolare, e per certi versi incoraggiante, il caso di Donna Domani, una civica tutta al femminile che correrà a Frosinone.
Passiamo alle persone. Il 31enne Fabrizio Ferrandelli, candidato Pd a Palermo, dice: “Ho 31 anni, ma non sono né troppo giovane né troppo vecchio. Mi permetto il pensiero giovane, ricco di sogn, e il pensiero adulto, fatto di saggezza.”
A Palermo avrà di fronte Leoluca Orlando che, more solito, punta sulla sua reputazione e dice: “Le nostre storie sono le nostre stelle.” Poetico anche, Orlando. E pragmatico quando il suo slogan recita: Il sindaco lo sa fare.
Come Orlando, ritorna a provarci anche Elvio Ubaldi, già sindaco e che, a quanto si dice ha come colonna sonora quella del film Ritorno al futuro.  
Ma il record della modestia va a Francesco Schitulli, presidente della Provincia di bari, nonché chirurgo di vaglia, che dice di sé: “E’ il classico professionista prestato alla politica che a questa dà senza nulla pretendere. Il carisma che lo ha portato a vincere le ultime amministrative lo porta a dire sempre ciò che pensa..” Schittulli a capo di un movimento: Il Movimento Schittulli.
Ubaldi e Orlando sono giovincelli se paragonati ad alcuni arzilli nonnetti che sono candidati a sindaci in Italia. A Lucca il 79enne Mauro Favilla è sfidato dal 77enne Piero Angelini, l’Italia non è un paese per giovani. A Forte dei Marmi scenderà in campo come candidato a sindaco Vasco Franceschi, settantenne, nipote del fondatore del locale conosciuto come la Capannina. A Pescaglia, in provincia di Lucca, l’84enne Lando Baldasssari corre per vincere ancora la fascia tricolore. Ma la Toscana non è terra di Dinosauri politici, a Pistoia il candidato sindaco del centrosinistra, Samuele Bertinelli ha 35 anni e lavora in una libreria.
A Montesilvano, in provincia di Pescara, c’è invece un 20enne candidato a sindaco, si tratta di Manuel Anelli, arbitro Figc e candidato del Movimento 5 Stelle.

Massimo Bencivenga 
   

 

 
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