L'eredità delle Olimpiadi di pechino
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L'eredità delle Olimpiadi di pechino

Usain Bolt e Michael Phelps sugli scudi in un'edizione dei giochi che ha riservato momenti di sport di altissimo livello

L'eredità delle Olimpiadi di pechino

Le Olimpiadi cinesi hanno regalato momenti di sport memorabili e momenti civili incresciosi. Memorabili sono state le imprese di Phelps e Bolt; incresciosi sono stati i siti e i blog oscurati, vi è incappato anche l’innocuo blog che Andrea Zorzi, indimenticato schiacciatore della nazionale di volley più forte del secolo, cura per la federazione italiana di volley, e le Bibbie sequestrate, in Cina è vietata la propaganda religiosa.

Nel mondo dello sport ci sono stati record che sembravano eterni, scolpiti in modo indelebile nella roccia del tempo. In verità il tempo aggiusta tante cose e anche quei traguardi vengono raggiunti e superati.

Nel 1972, nell’anno delle olimpiadi a Monaco, un americano di vaghe origini ebree, Mark Spitz, piazzò un settebello. Sette ori nel nuoto con sette primati del mondo.

Per anni il superamento di quel risultato è stato il Graal dei nuotatori.                                                                                        Ci hanno provato i vari Gross, Biondi e Thorpe a uguagliarlo e superarlo, e ne sono usciti frastornati e ridimensionati. Phelps ci provò anche ad Atene, e si fermo a sei.                                            Pechino è stata la sua apoteosi: otto ori e sette record del mondo. Qualcosa di Mark Spitz ancora resiste.

L’impresa di Usain Bolt non è una primizia, sono esisti altri atleti, sia uomini, Jesse Owens e Carl Lewis ad esempio, che donne, Florence Griffith-Joyner, capaci di vincere i 100 e 200 piani. Lui lo ha fatto stabilendo due nuovi record e dando l’impressione di una superiorità schiacciante…

Degli Italiani mi piace ricordare quelli che non verranno più nominati sino alla prossima olimpiade. I tiratori Pelliello, D’aniello e Chiara Cainero; la judoka Giulia Quintavalle, le ragazze e i ragazzi della scherma, e quelli del tiro con l’arco, Sarmiento del taekwondo. E pazienza se mi dimentico di qualcuno. Quelli che sono andati tra luci ed ombre, calciatori e nuotatori in primis li rivedremo, ahinoi !, in tv, nelle pubblicità e nei reality…

Ad maiora…

 
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