Washington, l'America e la massoneria
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Washington, l'America e la massoneria

La Massoneria ha avuto unruolo di rilievo nelle rivoluzioni, in primis nella terra di Colombo

La Storia degli Stati Uniti d’America è intimamente legata alla massoneria e, salendo su su all’indietro ai cavalieri templari e, ipso facto, al Tempio di Salomone e all’architetto “mitico” Hiram Abiff. Dell’enigmatica figura di Hiram Abiff ho già parlato in precedenza.
Esistono, e sono tutt’altro che infondate, voci che relazionano la persona di Cristoforo Colombo (Cristobal Colon) ad ambienti vicini a “esuli” dei templari e quindi precursore degli affiliati alla massoneria. Steven Sora nel suo bel libro “La Colonia perduta dei Templari” pone l’accento sulla spedizione del 1524 di Giovanni da Verrazzano che, partito alla volta dell'America, ufficialmente per trovare una via per la Cina, aveva il compito di mettersi in contatto con una precedente colonia templare fondata da Henry Sinclair alla fine del XIV secolo, quindi ben prima di Colombo, al quale Colombo, secondo alcuni genealogisti, sarebbe stato imparentato attraverso la moglie.

A tal proposito alcune leggende dei pellerossa della zona dei Grandi Laghi, al confine con l’odierno Canada, raccontano di un uomo e di una torre in mezzo ad un lago, un posto non molto lontano da Oak Island laddove sembrano concentrarsi gli sforzi dei cacciatori del perduto tesoro dei templari, quello trasportato in fretta e furia sulla flotta di La Rochelle. Anche delle ipotesi sulla rotta di tale flotta ho già parlato.
Oak Island e il perduto tesoro dei templari per un po’ sono diventati una vera passione, se non una vera ossessione, anche per Franklin Delano Roosvelt.
Franklin Delano Roosvelt è stato Presidente degli Stati Uniti d’America ( per ben 4 volte ) e, cosa non trascurabile, massone di altissimo grado.
La leggenda dei pellerossa per adesso, in attesa di forti prove circostanziali, è una semplice e mera congettura.
Di certo i Sinclair sono, da secoli, signori della zona della Scozia ove sorge, non molto distante da Edimburgo, la cappella di Rosslyn, vero e propria meta di pellegrinaggio per cercatori del Graal ed appassionati di templari e massoneria.
La cappella riproduce la pianta del Tempio di Re Salomone e per molti, nascosta in enigmi di pietra, indicherebbe l’ubicazione del Santo Graal, qualsiasi cosa esso sia.

Di certo George Washington, altri 8 firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza, molti generali (circa 33 su74) della colonia in rivolta e Benjamin Franklin erano affiliati alla massoneria.

Ma molti affiliati della massoneria stavano anche dall’altro lato.
Molti generali inglesi erano massoni e, in tal modo si possono spiegare alcune “strane tattiche” impiegate.
I massoni, da un lato come dall’altro, volevano la nascita degli Stati Uniti d’America.
 A tal proposito è bene sottolineare come i templari anelassero ad una “Nuova Gerusalemme” e quale occasione migliore di una terra vergine, seminesplorata, una terra senza re, baroni, conti e marchesi da forgiare alla luce della fratellanza?
Ecco perché gli Stati Uniti d’America e il Canada rappresentano per i discendenti templari una nuova terra promessa, una Nuova Gerusalemme dalla quale ripartire, o nella quale ricovrarsi.
Allora l’America in un certo senso è erede della tradizione templare, e quindi giudea, e quindi egiziana, e quindi sumera, e quindi…
L’ingegnere belga Robert Bauval e il sociologo scozzese Graham Hancock nei loro libri “Custode della Genesi” e “Talismano. Le città sacre e la fede segreta” hanno ampiamente messo in risalto questa legacy. In tal modo, al pari delle tre Piramidi sulla piana di Giza, la città di Washington presenta, congiungendo diversi, importanti punti della città, delle geometriche che, oltre a sfidare le leggi della probabilità, sembrano un messaggio per gli eletti, per chi sa e per chi capisce.
Gli Stati Uniti d’America sono stati la prima vera vittoria della massoneria. Relativamente a Washington c’è anche una cazzuola, utensile molto usato nella simbiologia massonica, quella cazzuola è stata usata per posare la prima pietra di vari monumenti.  La cazzuola massonica di Washington è stata usata per posare la prima pietra dello Smithsonian Istitute, del Monumento a Washington, della Corte Suprema degli Stati Uniti, dell’edificio del Dipartimento del Lavoro, dell’edificio del Dipartimento dell’Interno, dell’Edificio Poste Centrali degli Stati Uniti, dell’Edificio del Dipartimento di Stato, della Saint Paul’s Church, del Tempio massonico di Detroit, della casa del tempio del Rito Scozzese, della Loggia Elmer Timberman No. 54, della Chiesa Metodista nel Vermont. E tanto, tanto altro ancora. E, ovviamente, del Campidoglio.
Per la massoneria Washington e Montreal sono la Nuova Gerusalemme.
La massoneria ebbe poi molta parte anche nella Rivoluzione Francese, si potrebbe ben dire che con Washington in America i massoni fecero le prove generali, ma la vera partita si giocò nella cara, vecchia Europa. La massoneria ebbe tanta parte anche nella guerra d’indipendenza del Brasile dal Portogallo. Questa guerra d’indipendenza è, per molti versi, analoga a quella americana e vide protagonista il nostro Giuseppe Garibaldi, manco a dirlo affiliato alla massoneria. E molti templari ripararono in Portogallo dopo il 1307, protetti dal re. Cerchi che si chiudono e nuove linee che s’intrecciano nevvero? Capita, a chi non conosce gli obiettivi della massoneria.

Massimo  Bencivenga

 
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