 Boston- Los Angeles, una sfida classica e un ritorno alla nobiltà del basket essendo le due squadre più titolate della Lega. Una sfida e un’epica che parte da lontano. Negli anni ’60 Boston inanellò 8 titoli consecutivi, record imbattuto e forse imbattile, imperniata e incentrata intorno al leggendario pivot Bill Russell, l’uomo dei 51 rimbalzi in una partita, e al play bianco Cousy, l’ideatore del palleggio schiacciato. In panchina la saggezza e la sagacia di Red Auerbach. Non di rado i Lakers, in quegli anni, arrivarono alla finale, trascinati a forza e con i punti dalla magica, e perdente, coppia Jerry West ed Elgin Baylor. In ogni occasione West dovette bere un calice amaro davanti a Russell, suo compagno alle olimpiadi di Roma. La sfida degli anni ’80 parte nel ’79 nelle finali Ncaa.. si, proprio così, dalla finale universitaria. Di fronte Larry Bird e l’uomo che avrebbero chiamato Magic, Johnson.
Vinse Magic. L’anno seguente, nella Nba, Magic vinse il suo primo anello, fu quello l’anno dell’infortunio a Jabbar prima di gara-6 e il momento, sull’aereo sedendosi al posto di Kareem, del “dont’worry coach” del rookie Johnson che andò a saltare nella palla a due e stampò una partita da 42 punti e 16 rimbalzi. Erano iniziati gli anni dello showtime di Pat Riley e dei Celtics a contrastare la marea californiana. Tre titoli a cinque per i Lakers, e sfide leggendarie. La conservatrice e wasp Boston, ben rappresentata dal bianco Bird, versus la liberale Los Angeles di un giocatore che giocava play con la statura di un pivot, la tradizione e l’atipicità, il classico e l’elemento creativo e stonato, il cigno bianco e il cigno nero. Per anni, complice il declino tecnico ed economico di Boston, la sfida non si è ripetuta.
Fino al 2008.
Fino a Pierce Mvp e Kobe Bryant desaparecido…
Fino alla prossima sfida…
Massimo bencivenga
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