 Questa mattina il Corriere dello Sport si è sprecato in lodi sperticate nei confronti di Alberto Contador, ipotizzando che con la crono di questo pomeriggio scavasse definitivamente un oceano di secondi tra sé ed il suo rivale Andy Schleck. Così non è andata perché il Lussemburghese si è prodotto in una grande crono, che non ha impedito però al tempo tiranno di salire a circa 40”. Quaranta secondi irrecuperabili nella passerella dei Campi Elisi. Nel 1989 ci fu una crono conclusiva ai Campi Elisi. Laurent Fignon, già vincitore del Giro, si accingeva a fare, forte di 50 “ di vantaggio su Greg LeMond, il bis storico Giro-Tour riuscito prima di lui solo ad a Fausto Coppi, a Jacques Anquetil, a Eddie Merckx, a Bernard Hinault e Stephen Roche, si vide sfilare la maglia gialla per soli 8”.
Ma erano altri tempi, altre sfide, altri uomini.
Già, perché difficilmente uno dei due si sarebbe macchiato della “bastardata”, perché è giusto chiamare le cose con il termine appropriato, compiuta da Alberto Contador, che ha approfittato in questo Tour della catena saltata a Andy Schleck per sfilargli la maglia gialla. Al termine di quella tappa indossò la maglia gialla. E quella del peccato.
E duole notare che nessuno si è scagliato più di tanto contro Contador, che già vinse rocambolescamente il suo primo Tour nel 2007. Il Corriere dello Sport di stamane ipotizzava altresì Contador essere il ciclista capace di aggiornare il record di Armstrong. Già di per sé una simile ipotesi è peregrina per il semplice motivo che sono tante le cose che possono succedere. E poi i giornalisti sportivi avevano preconizzato, dopo l’era Indurain, un’era Ulrich, vincitore “alla Indurain” di un Tour a soli 24 anni. Era che non si è mai manifestata. Quegli esperti non tennero in debito conto tante variabili, variabili come Marco Pantani e Lance Armstrong.
I giornalisti di oggi hanno già bollato Andy Schleck come il nuovo Raymond Poulidor, l’eterno secondo, il campione, regnante Anquetil, nato nel momento sbagliato.
Io non ci sto.. Non ci sto perché tante troppe volte nello sport ho visto gli dei dello sport guardare ed agire..
E se quel giorno, quando ad Andy Schleck saltò la catena, erano distratti, da domani in poi non lo saranno più.
Alberto Contador non vincerà il Tour del 2011, magari a vincerlo non sarà neanche Andy Schleck, ma Contador no.
Lui ha finito.
E Andy Schleck ha tanti anni per vincere il Tour de France.
Greg LeMond (foto) arrivò secondo nel Tour del 1986 perché “doveva vincere” il suo compagno di squadra ed idolo di casa Bernard Hinault. Poi venne accidentalmente sparato dal cognato durante una battuta di caccia.
Ma il destino gli riservò l’impresa immortale di quel Luglio 1989. Ed il mondiale su strada, sempre nel 1989. Sempre in Francia, in volata su Kelly e Konichev.
Nel gruppo regolato in volata dallo statunitense c’era anche Laurent Fignon.
Massimo Bencivenga
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