 Sono quasi le 9.30, e il mondo potrebbe iniziare il suo conto alla rovescia non solo nel tempo ma anche nello spazio. Il centro di attrazione potrebbe diventare il laboratorio di fisica del CERN di Ginevra, e c’è qualcosa di ironico nel fatto che i mali e l’immondizia del mondo possano venire risucchiati in Svizzera, ossia nella terra dell’ordine e del pulizia.
In realtà verrebbero risucchiate anche speranze e amori, gioia e felicità.
In verità non succederà nulla!!
Gli occhi dei fisici di tutto il mondo sono puntati, si fa per dire, nell’investigare uno scontro che avverrà, 100 metri sotto terra, a velocità pressoché relativistiche tra protoni.
Tradurre in parole il grande sforzo concettuale e progettuale che ha condotto a questo grandioso esperimento non è semplice. In ogni caso, comunque vada, la semplice realizzazione dell’esperimento rappresenta un momento epocale nella storia dell’umanità, prima ancora che nella comunità scientifica.
Ma qual’è l’obiettivo di questo scontro tra particelle infinitesimali, a folli velocità e sottoterra?
“Giocare a fare Dio”.
L’idea sarebbe quella di ricreare le condizioni pre-big bang, ammesso che possa avere senso la nozione di tempo. Prima del tempo.
Capire di più sulla struttura della materia e magari anche riuscire “ad afferrare” il Santo Graal dei fisici: il bosone di Higgs.
L’effetto collaterale? Esiste una possibilità, infinitesima e ripeto infinitesima, che potrebbe anche svilupparsi un microscopico buco nero. I buchi neri però hanno la spiacevole tendenza ad inglobare la materia e a crescere, sino a ad inghiottire tutto.
Stephen Hawking, fisico di fama mondiale e studioso dei buchi neri, ha gettato acqua sul fuoco. Non solo non ci sarà nessun buco nero ma con molta probabilità non verrà afferrato neanche il fantomatico bosone di Higgs.
I fisici del laboratorio concorrente, il Fermilab di Chicago, stanno organizzando un “Fisics pigiama party” per assistere all’evento. Sarà un successo o l’inizio della nostra fine?
Voglio riportare un raccontino di Isacc Asimov, scrittore di fantascienza e scienziato, degli anni cinquaranta. Isacc immaginò che un giorno gli scienziati del mondo riuscirono a immettere in un solo megacomputer i dati contenuti in tutti gli elaboratori del mondo (un anticipo di Internet e Google?).
La prima domanda che rivolsero al computer fu: “Esiste Dio?”.
La risposta fu agghiacciante: “Adesso sì !”.
Uno scienziato corse a tentare di spegnere il computer ma fu fulminato da una fulmine. Fine della storia.
La fantascienza che diventa apocalisse e postmodernismo.
Tranquilli, domani è un altro giorno…
A risentirci. Spero. Ma se così non fosse a chi importerebbe poi?
A proposito, al CERN è stato inventato anche il World Wide Web..
Massimo Bencivenga
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