 Adesso, a distanza di un anno, possiamo finalmente tirare un bel sospiro di sollievo. Dalle parti del Cern non c’è nessuno buco nero destinato a diventare sempre più grande e ad inghiottirci o, per i più romantici e amanti di SF, a portarci in un’altra dimensione per una nuova rinascita con nuove leggi fisiche. Il giochino degli scienziati alla dottor Stranamore si è rivelato, in realtà ce lo auspicavamo tutti, una bolla di sapone e non una bolla spazio-temporale.
Non sappiamo come sia andata la “simulazione” del Big Bang, quali informazioni in più ne abbiano ricavate i fisici, se siano riusciti meno a scovare l’inafferrabile bosone di Higgs ma, di certo, il tanto temuto e paventato effetto collaterale del buco nero non si è verificato.
A volerla dire tutta la comunità scientifica non è così scellerata e le probabilità di generare un buco erano infinitesimali; la paura venne montata da qualche fisico e amplificata da qualche giornalista in cerca di pubblicità. In tanti si sollevarono e sulla rete si moltiplicarono messaggi del tipo “fermate quei pazzi”, “è arrivata la fine del mondo”, e non mancarono i soliti amanti della cospirazione e delle profezie che infilarono a forza il luogo e la data nei loro deliri apocalittici. Noi di Sullanotizia.com avevamo a suo tempo stigmatizzato questi comportamenti e questa isteria collettiva. Non che sia stata una grande previsione dal momento che le probabilità erano infinitamente a nostro favore, ma ovviamente siamo contenti che le cose siamo andate per il meglio. Al fine di ricordare, verrebbe da dire “per non dimenticare”, riportiamo l’articolo di un anno fa.
Curioso però che un buco nero si sarebbe comunque manifestato il 15 settembre. Il buco nero della finanza. Do you remenber Lehman Brothers?
http://www.sullanotizia.com/articoli/arte_e_cultura/cern_di_ginevra_un_nuovo_big_bang_o_l_inizio_della_fine_/cern_di_ginevra_un_nuovo_big_bang_o_l_inizio_della_fine_.asp
Massimo Bencivenga |