 Le Origini del termine e della festa
Il giorno dell'Epifania (o 'Epifania del Signore), è oggi una ricorrenza cristiana che cade il 6 gennaio, vale a dire dodici giorni dopo Natale. Va sottolineato che insieme alla Pasqua, l'Ascensione, la Pentecoste ed il Natale, rappresenta una delle feste più importanti celebrate dalla Chiesa cattolica. Il termine Epifania trova la sua origine etimologica nel vocabolo greco ”Epifaneia”, che significa “manifestazione”, “illuminazione” e che è stata riferita sin dall’origine alla prima manifestazione della doppia natura umana e divina di Gesù Cristo al cospetto dei Re Magi, giunti da lui dieci giorni dopo la sua nascita.
Va sottolineato che una ricorrenza simile veniva era festeggiata già nell’antica Roma. Dopo aver celebrato la festa del Sol Invictus, detta i Saturnali che ricorreva proprio all'inizio del nostro mese di gennaio, i latini celebravano i Compitali lungo le strade e nei crocicchi, laddove i Lari (divinità domestiche), avevano la sede delle loro cappellette. Ciascuna famiglia si riferiva ad una di queste cappelle e dava il proprio contributo alla cerimonia della festa con una focaccia, bambole e gomitoli di lana appesi a porte. Questa ricorrenza era dedicata principalmente alla servitù alla quale venivano regalati numerosi doni ed abbondanti libagioni.
Epifania - La festa religiosa e la sua origine in Oriente
La ricorrenza religiosa Epiphàneia ha la sua origine intorno all’anno 120 in Oriente voleva festeggiare il battesimo di Gesù nel fiume Giordano ad opera di San Giovanni Battista. Secondo alcuni gruppi di cristiani la vera incarnazione di Cristo non era avvenuta con la sua nascita, ma durante il Battesimo. Essi stabilirono questa festa ai primi di gennaio in coincidenza del solstizio e del nuovo sole. Successivamente le Chiese Ufficiali d'Oriente celebrarono questa festa come la somma di quattro date importanti nella vita di Gesù: la Nascita, l'arrivo e l’adorazione dei Magi, il battesimo e il miracolo durante le nozze di Cana. Fu allora che il termine Epifania (Epiphàneia - Apparizione) che voleva dire manifestazione della divinità, fu modificato in "tà Epiphània ierà", vale a dire "feste della manifestazione" visto che, nelle quattro suddette ricorrenze, il Cristo aveva manifestato la sua Natura Divina.
La festa religiosa dell’Epifania in Occidente
Considerando che il rito pagano del Sol Invictus era troppo radicato nel tessuto sociale romano, il modo migliore per eliminarlo era quello di assorbirlo nella nuova religione, sostituendolo con un’altra festa reliogiosa. Quindi il Cristianesimo propose di festeggiare la nascita del Vero Sole, di Gesù. Per la Chiesa cattolica di Roma, il Sol Invictus era la dimostrazione dell'identificazione tra Cristo e Apollo -Helios, proprio il dio del Sole. Le prime forme di iconografia cristiana, manco a dirlo, rappresentano Cristo sempre circondato da elementi solari, come, ad esempio la corona radiata. La festa della Epifania in Occidente divenne molto diffusa solo nel corso del IV secolo, una ricorrenza per celebrare la rivelazione di Cristo al mondo pagano, che sarebbe rappresentato dai Re Magi.
Le Usanze della festa dell'Epifania
Anticamente era tradizione popolare diffusa nelle campagne, che la notte dell'Epifania è una notte magica, nel corso della quale gli animali avevano il dono della parola. Di questa tradizione a noi resta il proverbio: "La notte di Befana nella stalla parla l'asino, il bove e la cavalla". Secondo la tradizione i contadini nei periodi antecedenti accudivano i loro animali con estrema cura affinché questi non avessero a lamentarsi dei loro custodi. Nel corso della notte tra il 5 e il 6 gennaio, un’altra tradizione di alcune regioni è quella dei "befanotti" e delle "befane", giovani che in compagnia di un’orchestrina, girano per le case e, cantando strofette chiedono biscotti e dolci con i quali festeggiare. In Friuli Venezia Giulia, vengono preparati i pignarui, dei grandi falò, e a seconda della direzione che prende il fumo, gli anziani traggono previsioni per l’anno che viene. Nel corso del Medioevo, invece, nel giorno dell'Epifania c’era la pratica di consacrare le pietre preziose che avrebbero abbellito i paramenti e gli oggetti sacri.
La stella cometa e l’Epifania
La storia della stella cometa che avrebbe guidato i re Magi fino alla grotta di Gesù, pare che sia nata da un quadro di Giotto, dipinto dall’artista nel 1301 alla Cappella degli Scrovegni di Padova. Pare, infatti, che il pittore che accanto alla Natività dipinse l’Epifania, decise di rappresentare sopra la capanna una cometa perché proprio in quell’anno, nel 1301, nel corso del mese di Dicembre, fu visibile a tutti la famosa cometa di Halley, che all'epoca fece molto scalpore, vista la sua insolita luminosità. Nell'antichità era consuetudine credere che gli eventi più importanti fossero preavvisati da fenomeni celesti. |