
La mitologia greca c’illumina sul fatto che la dea Mnemosine, la personificazione della memoria, fu l’amante di Zeus e la mamma delle nove Muse; pertanto, in prima battuta, si può ben affermare che nessuna scienza o arte può fare a meno della memoria.
Ma della memoria non possono fare a meno nemmeno gli uomini e le donne, sia presi singolarmente che come Umanità. Per certi versi noi SIAMO i nostri ricordi. E per creare un’ancora con i ricordi stessi che abbiamo dato vita alle arti figurative, dalle pitture rupestri alle sculture, dagli affreschi alle parole scritte prima su papiri, poi su carta infine su supporti digitali. Tutte tecniche e sforzi per cercare di dare forma e sostanza ai ricordi.
In tale ottica, l’introduzione della fotografia è stato qualcosa di paragonabile alla rivoluzione copernicana; c’era la possibilità di immortalare in un eterno istante la vita delle persone.
Poi, ad un certo punto arrivò la possibilità di poter conservare gli attimi di gioia all’interno di un video. Se la scultura e la pittura erano (e sono) soggettive e verosimili, e la fotografia più vera, allora i video sono ancora più realistici perché, di un ricordo, serbano anche la postura, il gesto, il movimento. Adesso, la nuova frontiera consiste nell’accostare al movimento del video una vision altra.
Attraverso le riprese aeree realizzate con l’uso di droni o con modello multirotore professionale radiocomandato, al ricordo in movimento si aggiunge la verticalità prima negata. Miscelando sapientemente queste tecniche, si arriva a ottenere un ricordo che diventa sensazione vivida, pulsante e liquida, con istanti e momenti capaci di dissetare la mente e asciugare i languori del tempo che passa. Il drone o il multi rotore viene pilotato da terra e permette delle riprese con una videocamera full HD. Le inquadrature vengono verificate a terra, in tempo reale, tramite un monitor.
Se volete stupire amici e parenti con qualcosa di originale e tecnologico, allora le riprese aeree sono ciò che fa al caso vostro, perché rappresentano davvero l’ultima frontiera
|