 Oggi ci vogliamo occupare di uno dei prodotti che ci invidiano di più al mondo, l’imitatissima e apprezzatissima Mozzarella di Bufala, prodotto campano che vede export in crescita e, finalmente, una filiera produttiva garantita, controllata e certificata. Una filiera che, nonostante le difficoltà, è la responsabile di una qualità invidiata in tutto il mondo e che, nonostante i tentativi dei produttori stranieri, continua a parlare italiano.
L’importanza della DOP
La Mozzarella di Bufala Campana, contraddistinta dal marchio DOP, ovvero la Denominazione di Origine Protetta. È il marchio che assicura che la filiera è controllata. Infatti, per mostrare il marchio sulle proprie confezioni, il produttore deve garantire non solo una certa qualità del processo produttivo, ma anche e soprattutto la provenienza certificata e tacciabile del latte impiegato.
Questo vuol dire separare i bravi dai meno bravi, i furbi da chi invece dedica il proprio tempo, le proprie risorse aziendali e la propria passione alla realizzazione di un prodotto invidiato e acclamato in tutto il mondo.
È il caso ad esempio del caseificio Cilento, gestito appunto da Carlo Cilento, uno dei principali produttori dell’industria casearia campana che sin dagli albori è stato animatore del Consorzio per la Tutela del formaggio Mozzarella di Bufala Campana DOP
Un impegno che, anche se vede margini ridotti rispetto a chi preferisce importare latte congelato dall'est Europa, permette di presentare sul mercato un prodotto eccellente, impareggiabile, amato al punto tale da essere arrivato nelle migliori trasmissioni televisive dedicate al cibo di qualità, del calibro di Masterchef
La scorciatoia del latte congelato non funziona
Se prima della DOP potevamo anche farci gabbare da qualche confezione fatta particolarmente bene, oggi la presenza del marchio è in grado davvero di mettere in un angolo quei produttori che, facendo i furbi, decidono di importare l’economico (e peggiore qualitativamente) latte dall'est europeo.
Prima ancora di provare la mozzarella, potremmo affidarci infatti sul marchio DOP (presente ad esempio sulle mozzarelle di Carlo Cilento) ed essere certi di consumare un prodotto che dall’inizio alla fine è campano, che utilizza latte che proviene da allevamenti campani e che segue procedure standardizzate per ottenere il prodotto originale e di qualità.
Il percorso travagliato
La Mozzarella di Bufala Campana DOP purtroppo non ha avuto vita facile, negli anni. Sul consorzio sono piovute infatti accuse di ogni genere, dall’interessamento della Camorra ai principali caseifici produttori di mozzarella di bufala alla contaminazione da diossina, tutte poi rigorosamente smentite dalle indagini e dalle corti competenti.
Storie che comunque possono essere considerate ormai parte di un passato, con l’export che continua a crescere e con l’apprezzamento sul mercato nazionale ed internazionale che continua ad impennare.
Buona, sana, nostra
La Mozzarella di Bufala Campana dei produttori che hanno scelto di utilizzare solo latte di bufala proveniente dall'area DOP e cioè da allevamenti del territorio, come Carlo Cilento e altri imprenditori appassionati e innamorati della loro terra, è una mozzarella di bufala buona, sana e soprattutto nostra, perché contiene solo latte locale, con una filiera rintracciabile in ogni momento e in ogni passo, che separa finalmente, anche sugli scaffali dei supermercati, l’originale Mozzarella di Bufala Campana DOP dalle volgari imitazioni. |