
Serse Cosmi va ad aggiungersi a, in ordine sparso, Mimmo Di Carlo, Massimo Ficcadenti, Gigi De Canio, Giuseppe Sannino e Giovanni Stroppa tra gli allenatori esonerati, sinora, nella stagione calcistica 2012-13. Una volta si usava dire silurati o trombati, adesso, nel calcio, si è passati a essere più edulcorati, lasciando siluramenti e trombamenti ad altri settori. L’anno scorso non mangiarono il panettone in 10: Stefano Pioli, Roberto Donadoni, Gian Piero Gasperini, Pierpaolo Bisoli, Marco Giampaolo, Sinisa Mihajlovic, Massimo Ficcadenti, Eusebio Di Francesco, Devis Mangia, Alberto Malesani.
Inutile dire che nella quasi totalità dei casi gli avvicendamenti non portarono granchè migliorie. Massimo Ficcadenti, per dire, fu richiamato e salvò il Cagliari.
Quello degli allenatori è un problema spinoso in italia; c’è troppa fretta, si cambia troppo rapidamente e si riflette poco sul fatto che quando si cambia allenatore per certi versi si va ad abiurare tutto il lavoro svolto in costruzione e in scelte dalla società. Lo si fa a volte sulla base di emozioni, senza tener conto di quanto l’allenatore sia amato. Novellino, nel 1998-99, era bell’è che partito dal Venezia quando i giocatori chiesero al presidente più tempo. E alla fine la scelta di non cambiare pagò, perché il Venezia, anche grazie all’innesto nel turbo di Recoba, si salvò giocando anche molto bene.
A volte bisogna aspettare per vedere dei risultati. Alex Ferguson è sulla panca del Manchester City dal 1986. Vinse il primo trofeo, la Coppa d’Inghilterra, nel 1990, quattro anni dopo. Sapete chi è attualmente l’allenatore che scalda la stessa panca da più tempo? Walter Mazzarri a Napoli, che allena all’ombra del Vesuvio dall’Ottobre 1999. E sono in molti a vedere già conclusa la sua parabola partenopea. Il secondo è Francesco Guidolin, a Udine dal 2010. Anche lui potrebbe cambiare aria. Questa è l’Italia degli allenatori. Un porto di mare, dove si pagano conti salati, e si viene osannati per un mese d’oro. Massimo Ficcadenti è stato esonerato per mancanza di risultati, ma una partita l’ha persa per colpa del presidente Cellino, e in un’altra, con l’Atalanta, i suoi hanno sbagliato 2 rigori. Per tacere della striscia negativa di Del Neri a Genoa, un ruolino di 7 sconfitte in 9 partite per uno che nel 2002 fu eletto miglior allenatore d’Italia. Con De Canio il Genoa aveva 9 punti in 8 gare, adesso ne ha 13 in 17. Serse Cosmi di punti ne ha fatti 17 in 17 gare, e solo la penalizzazione di -6 condanna il Siena all’ultimo posto, in assenza della stessa la squadra toscana avrebbe 2 punti in più della terzultima. E anche così, la salvezza è a soli 4 punti. Insomma, sono un po’ sorpreso dalla decisione di avvicendare Cosmi, ma così ha deciso la dirigenza, peraltro non etranea alla penalizzazione stessa. Il nuovo dovrebbe essere Iachini, uno che avrebbe meritato già di allenare quest’anno in A, se non altro per riconoscenza a un tecnico che, arrivando a Gennaio, ha ri-portato in serie A la Sampdoria. Massimo Bencivenga
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