 Il giorno dopo il raid terribile nella notte da parte di un gruppo di giovani che a volto scoperto e con le spranghe in mano hanno assaltato le strutture della festa organizzata da un gruppo di bengalesi, manifestazione nel quartiere di Roma nei pressi di Villa Gordiani. Ma stiamo diventando un paese di xenofobi? Con in testa il furgone con i vetri fracassati oggetto dell'aggressione con 5 cittadini bengalesi che sono rimasti feriti, il corteo di protesta è partito da Villa Gordiani. Dopo aver percorso le strade del quartiere il corteo è tornato al punto di partenze.
Hanno partecipato circa 200 persone tra bengalesi e italiani, soprattutto giovani vicini ai centri sociali, con lo striscione"lavoratori italiani e immigrati unitevi contro il razzismo. Pochi i partecipanti...
Non è forse il sintomo che stiamo diventando un paese di xenofobi? Cori e slogan in italiano e in bengalese, "Dobbiamo essere uniti - afferma Bachcu rappresentante della comunità bengaloese - per ottenere lavori dignitosi e vera integrazione"" Intanto il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dichiarato: "A conclusione della festa della comunità bengalese, aspetto in Campidoglio i loro rappresentanti per parlare dei loro problemi. Come tutte le comunità hanno il nostro rispetto totale. A giorni verrà tra l'altro varata la nuova Consulta dell'immigrazione". Alemanno ha poi lanciato un "appello perchè tutti si smetta di scaricarsi a vicenda le responsabilità perchè in caso contrario si aprono varchi di intolleranza". Sindaco della parte politica, il centrodestra che sta fomentando soprattutto attraverso gli esponenti della Lega Nord, una dialettica di intolleranza nei confronti degli stranieri che ospitiamo in Italia. E se stessimo diventando un paese di xenofobi?
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