Il dilemma dell’alloggio per gli italiani che emigrano
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Il dilemma dell’alloggio per gli italiani che emigrano

Il tasso di disoccupazione ha fatto registrare un nuovo record: secondo quanto riportato dall’Istat, nel mese di febbraio i senza lavoro nel nostro Paese erano il 13%, uno 0,2% in più rispetto al mese precedente. Quanto alla disoccupazione giovanile, essa è pari al 42,3%.

Il dilemma dell’alloggio per gli italiani che emigrano

 

Queste cifre fotografano dunque il grande momento di difficoltà che sta vivendo il nostro Paese, una situazione che spinge i più giovani ad emigrare verso nuovi lidi in cerca di una vita migliore: secondo quanto emerge da un’analisi di Coldiretti, il 51% di essi si dichiara pronto a trasferirsi all’estero per motivi di lavoro. Roberto Moncalvo, presidente dell’associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana, ha così commentato i risultati del sondaggio: "In un Paese vecchio come l'Italia la prospettiva di abbandono evocata dalla maggioranza dei giovani italiani e' una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere".

I giovani, ma anche i meno giovani, che decidono di passare dalle parole ai fatti e ricominciare da zero fuori dai confini del Belpaese, dovranno inevitabilmente affrontare una serie di problematiche dovute al trasferimento e all’ambientamento all’interno di una realtà sconosciuta. La sistemazione abitativa è una di esse.

A questo proposito, almeno inizialmente, ci sentiamo di consigliare di optare per una soluzione in affitto. Mentre per coloro che partono soli, con la fidanzata o con qualche amico, la sistemazione in una casa in condivisione può essere un’ottima idea per risparmiare (nonché una necessità, per chi decide di emigrare in città costose come Londra) prima di trovare un lavoro sufficientemente remunerativo, per coloro che decidono di trasferirsi con la famiglia questa opzione diventa più complicata. Chi decide di affittare un bilocale o un trilocale all’estero per sé e per i propri cari dovrà poi risolvere un dubbio: sarà più conveniente acquistarlo già interamente ammobiliato, acquistarlo semi-ammobiliato e comprare tutto ciò che manca, oppure provvedere ad un trasloco internazionale trasferendo alcuni o tutti i mobili dall’Italia?

Spostare mobili dall’Italia è consigliabile soltanto una volta che si ha la certezza di restare nella propria nuova città a tempo indeterminato, o comunque per un periodo abbastanza lungo. Affittare una casa senza mobili indubbiamente costa di meno e dunque, se vi siete trasferiti in un Paese nel quale il prezzo di beni quali elettrodomestici e mobili è molto alto, effettuare dei traslochi internazionali per spostare i propri beni dall’Italia diventa un’opzione da tenere in forte considerazione.

 
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