
A fine mese, per la precisione dal 31 Maggio al 3 Giugno, con una anteprima a Bari il 19 Maggio, si terra a Trento/Rovereto il 7° Festival dell’Economia. Quest’anno il tema sarà Cicli di vita e rapporti tra generazioni. Il tema è quanto mai attuale, dal momento che in questo momento l’Italia è abbastanza divisa, non solo dal punto di vista della frattura economica Nord/Sud, quanto piuttosto si sta vivendo una sorta di tradimento del patto generazionale. I padri stanno lasciando macerie ai figli.
E non dovrebbe accadere. Lo scorso anno ci sono state personalità come il grande sociologo Zygmunt Bauman e il Nobel indiano per l’economia Amartya Sen.
Questa edizione invece di Nobel ne vedrà in opera ben due, e cioè Eric Maskin e Dale Mortensen, premiati rispettivamente nel 2007 e nel 2010. Sì, lo so che i soliti precisisetti saranno lì a dire che, a rigore, il premio per l'Economia non è un Nobel. Lo so pure io, ma è opinione diffusa dire Premio Nobel per l'Economia
Ma i relatori e i temi trattati saranno tantissimi, ivi inclusi il problema dei bamboccioni e delle critiche all’iper e turbocapitalismo che oggi sembra segnare il passo ma che, nondimeno, ha forgiato la forma mentis di tanti imprenditori e professionisti.
Molto atteso anche la star della decrescita felice, e sto parlando dell’economista francese Serge Latouche; come molto attesa è anche l’intervento di Giuseppe Pignatone, che ci illustrerà il passaggio generazionale del potere economico delle mafie. Ovviamente non mancheranno i personaggi istituzionali. Ci saranno Elsa Fornero, il suo vice Michel Martone, Corrado Passera; e ci sarà il contraltare rappresentato da Susanna Camusso. Così come è atteso anche Corrado Clini, il ministro dell’Ambiente.
Il Responsabile Scientifico del Festival Tito Boeri anche per quest’anno ha fatto un buon lavorp, ma queste belle parole che si diranno dovrebbero poi essere anche applicate.
E qui viene il difficile.
Massimo Bencivenga
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