Derby della Madonnina in tono minore quest’anno. Da quando seguo il calcio, credo mai mi sia capitato di assistere a un Milan-Inter dal tono, stando agli attuali risultati, così dimesso. La crisi e il bilancio in rosso (per entrambe) hanno giocoforza ridimensionato i budget di squadre abituate a prendere i giocatori anche in aste feroci e sanguinarie.
Sembrano lontani i tempi degli acquisti monstre tipo Bobo Vieri o tipo Savicevic e Jean-Pierre Papin solo per farli stare in panca accanto a Zvone Boban. Il Milan soprattutto, orfano di Ibra, Thiago Silva e Cassano, anche se questo è stato scambiato con Pazzini sembra la squadra più in disarmo.
Ecco perché, come in tutti i derby che si rispettino può essere il Diavolo il favorito della sfida. Lo scambio Pazzini più soldi per Cassano ha subito infiammato anche i tifosi, uno striscione di marca milanista recitava: A noi il Pazzo, a voi lo scemo. Si fa per ridere, per non abbattersi su una situazione che non piace a nessuna tifoseria.
La scala del calcio che a visto misurarsi contro Nordhal e Nyers, Liedholm e Lorenzi, Schiaffino e Skoglund, Altafini e Suarez, Rivera e Mazzola, Franco Baresi e Bergomi, Van Basten e Klinsmann, Gullit e Matthaus, Weah e Ronaldo, Shevchenko e Vieri, Ronaldinho e Ibrahimovic dovrà accontentarsi di un duello tipo Sneijders e Boateng. Sulla panca milanista c’è un tecnico che in due anni ha vinto uno scudetto ed è arrivato secondo l’anno scorso, e chissà che sarebbe successo senza l’episodio Muntari. Sulla panchina dell’Inter c’è un ragazzo cresciuto nella società, con l’idea e il tentativo di farne un italico Arsene Wenger, anche se poi già qualcuno (Massimo Cellino) ha usato una frase del genere, salvo poi licenziare due volte il suo Wenger in pectore, cioè Massimo Ficcadenti. In Italia cinque anni in una società sono una eternità, basti pensare a come poi si sono lasciti Capello al Milan, Lippi I alla Juventus e Ancelotti al Milan. Allenatori che, peraltro, avevano vinto eccome. Sarà un derby in tono minore perché nessuna delle due squadre sembra essere una serie pretendete al trono? Se la mettiamo così sì, sarà in tono minore. Ma lo spettacolo, ne siamo sicuri, ci sarà eccome. Massimo Bencivenga
|