Cinque fisici italiani premiati dall'Eps
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Cinque fisici italiani premiati dall'Eps

Luciano Maiani, Paolo de Bernardis, Davide Gaiotto, Paolo Creminelli, Andrea Rizzi, questi i nomi dei premiati

Cinque fisici italiani premiati dall'Eps

Qualche giorno fa leggendo un quotidiano sono venuto a conoscenza del fatto che l’European Physical Society (Eps) ha assegnato diversi premi a dei fisici italiani. Quest’anno i riconoscimenti sono stati consegnati nella bella Grenoble e ben 5 dei dieci premi sono andati a degli studiosi italiani. I nomi? Luciano Miani, Paolo de Bernardis, Davide Gaiotto, Paolo Creminelli e Andrea Rizzi.
Una bella notizia per la tanto bistrattata ricerca italiana non trovate? Solo che a leggere i nomi un po’ del mio entusiasmo è scemato.

Perché? Perché il premio più importante è stato assegnato a Luciano Maiani, per alcune ricerche compiute anni fa con Sheldon Lee Glashow, una persona insignita del Nobel nel 1979, e John Iliopoulos.
Nella motivazione si legge “per il contributo dato alla teoria dei quark nel quadro dell’unificazione delle interazioni elettromagnetiche e deboli”.

La teoria dei premiati, recita ancora la motivazione, “rappresenta ancora oggi un punto fermo per ogni indagine nella fisica delle particelle elementari”.
Bene, tutto molto giusto, solo che Maiani, a capo del Cnr, va per i 70 anni e pertanto è cresciuto ed ha studiato in un’altra epoca rispetto a quella attuale.

 

 

Ecco qui sta il piccolo malumore, lo stesso Paolo de Bernardis (foto) è una personalità affermata. Paolo de Bernardis, docente dell'università di Roma La Sapienza, ha vinto il premio Giuseppe e Vanna Cocconi per i suoi esperimenti e studi sulla radiazione cosmica di fondo.

Emergenti invece sono gli ultimi tre citati, ossia Davide Gaiotto, che da studente delle superiori vinse le Olimpiadi italiane della Matematica (da sempre fucina e prima vetrina di nuovi talenti, basta dare una scorsa all’albo d’oro), Paolo Creminelli e Andrea Rizzi.

Davide Gaiotto è stato insignito della Medaglia Gribov “ per aver rivelato nuovi aspetti della dinamica delle teorie di Gauge supersimmetriche a quattro dimensioni”.

Ma, come si suol dire, il dolce sta sul fondo. Ed allora ecco che l’entusiasmo è tornato a galoppare perché il premio Young Physicist Prize (Giovani Fisici) nel campo della fisica delle particelle e/o dell'astrofisica delle particelle è stato assegnato a Paolo Creminelli “per i suoi contributi allo sviluppo di un solido approccio teorico alla cosmologia dei primi istanti dell'Universo e per i suoi studi di non gaussianità della radiazione cosmica di fondo”, e ad Andrea Rizzi “per i suoi contributi al software di ricostruzione e al programma di fisica dell'esperimento CMS presso l’LHC”.

Gli ultimi due sono giovani, e sono riusciti ad emergere.

Nonostante la politica e nonostante i ministeri.

Questi due si vanno ad aggiungere a Vito Sguera.

Ah, se solo si pensasse un po’ di più alla ricerca e meno a finanziarie dei brutti film ad alto budget.

 

Massimo Bencivenga

 

 
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