Al Festival di Economia di Trento 2010 ci saranno Putnam e Roubini, ma non Taleb e..
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Al Festival di Economia di Trento 2010 ci saranno Putnam e Roubini, ma non Taleb e..

Festival di Economia 2010 un anno e due crisi dopo. E l'ennesima passerella per i presunti soloni del pensiero economico

Al Festival di Economia di Trento 2010 ci saranno Putnam e Roubini, ma non Taleb e..

Già l’anno scorso su questa stessa testata avevamo sottolineato come, in fin dei conti, i Festival, e il Festival di Economia di Trento non fa eccezione, siano per la maggior parte una passerella per gli esperti del settore, un modo ed un luogo ove appagare il loro ego, non di rado, smisurato.
Quelli chiamati a questi Festival, non solo quello di Economia di Trento, sono gli intoccabili, quelli che possono anche sbagliare e dire candidamente “ci troviamo in una situazione diversa” -Ma quale situazione è esattamente identica?- , “Abbiamo sottovalutato le condizioni al contorno” - Verrebbe da dire che è quello che fa la maggior parte delle persone, i quali però non vanno in giro dicendo e sentendosi dire “di essere un esperto”.

Avrete sicuramente capito che non nutro molta considerazione per gli economisti, - dopotutto l’Economia è o non è chiamata la “Scienza Triste”?-, e noi italiani, per decreto di Berlusconiano, dobbiamo essere felici e possibilmente stupidi, perché se solo ci azzardiamo ad intristirci e a pensare un poco magari possiamo arrivare al punto di riflettere sul percorso dialettico del premier stesso che partito da un “se mai c’è stata la crisi è ormai alle nostre spalle” è approdato alla misura correttiva anticrisi.
E se penso che lo stesso responsabile scientifico del Festival di Economia di Trento 2010, Tito Boeri, è stato chiamato in causa, era però assente, a Ballarò come uno di quelli che non hanno saputo leggere i segnali spia del pericolo-crisi capirete perché sono scettico sul reale significato e sull’impatto che il Festival di Economia di Trento 2010 possa avere non tanto sull’economia reale, ma semplicemente su una maggiore comprensione dei meccanismi.
E’ una riunione ove i partecipanti sono, in misura prevalente, arroccati sulle stesse idee che non hanno consentito all’establishment accademico di prevedere la crisi. O non hanno voluto?

Se non hanno previsto la crisi potrebbero passare per incompetenti non credete? Anche perché qualcuno andava seminando dei Warning.
Se invece hanno capito ma non parlato erano in malafede ed hanno commesso un peccato che un intellettuale non può permettersi: hanno svenduto il loro cervello alla ragion di Stato.

 

Ci sarà anche Michele Boldrin quello che litigò a Ballarò con Castelli il quale disse a Floris “dove l’ha preso questo qua, ha anche l’orecchino” ed i suggerimenti del suo gruppo “Noise from Amerika” . Ci saranno giornalisti, esponenti dei media e dei rapporti tra politici, l’economia e i media, ci sarà Epifani per la parte sindacale, ci sarà Corrado Passera a rappresentare e a difendere gli interessi di un’altra interessante Casta Italiana: la Casta degli A.D. e dei Ceo, gli amministratori delegati e Presidenti di società e banche nonché uomini poltrona in diversi, forse troppi, consigli di amministrazione e board.

Sarà della partita qualche accademico Usa, Scandinavo, Europeo ed Asiatico a dare un tocco di universalità. Ma le vere star dovrebbero essere, anche qui rischio di scambiare “medianicità” per competenza, Robert D. Putnam, definito da Times  "l'accademico più influente al mondo oggi" e Nouriel Roubini “Dr. Doom”, dottor Disastro (foto) in quando in tempi non sospetti cercò di avvertire gli Usa e il mondo del rischio crisi. Uno di quelli che lanciava warning.
Non ci sarebbe stato male anche un dissidente eretico come Eugenio Benetazzo o un esponente del mondo del trading e dell’Edge Fund come Nicholas Nassim Taleb, un libanese cresciuto in Francia con studi in Inghilterra e Usa, un uomo il cui principale lavoro Il Cigno Nero è stato definito da Times (ancora Times!!)
“as one of the 12 most influential books of the past 60 years”.
Anche lui è, per certi versi,  un personaggio scomodo.
E in Italia e nel mondo i personaggi scomodi vengono in genere messi in un angolo.

Massimo Bencivenga

 
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