L'economia mondiale è nella gonna della donna
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L'economia mondiale è nella gonna della donna

Esiste una curiosa correlazione tra l'economia del pianeta e le gonne delle donne. Correlazione sorprendente ma vera

L'economia mondiale è nella gonna della donna

L’altro giorno finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire la parola tabù, quella che nessuno vuole dire, quella che gli americani chiamano la R word, quella che gli analisti hanno persino timore a pronunciare quasi si trattasse del nome segreto di Dio, del Tetragrammaton.

Ufficialmente siamo in recessione, eccola qua la parola maledetta.

Recessione. Ha il sapore del rancio nelle mense pubbliche e lo sguardo appannato dall’alcol di barboni che una volta, non molto tempo prima, erano stati banchieri e trader e broker. L’altra sera guardando, durante un Tg, le nuove collezioni e le nuove tendenze decise dai maitre-a-penser della moda, un rapido sguardo mi faceva capire che il 2009 non sarà un buon anno. Il motivo? Gonne troppe lunghe e modelle più in carne del solito.

E la mia non è una boutade o una battuta di spirito, tra i tanti indicatori dell’economia la lunghezza delle gonne e la taglia delle modelle sono sempre stati quelli più attendibili, tanto che i più avveduti danno un’occhiata alle collezioni prima di prendere decisioni.

 

 

A onor del vero muoversi nel mare magnum dei dati economici ha anche portato, a volte, a mettere in relazione il mercato in fase toro o orso con il prezzo degli yogurt (sic!!).

La relazione gonna corta-mercato toro si è però mostrata e verificata lungo tutto il secolo scorso. Ecco alcuni esempi: 1922-29, gonne sempre più corte e sette anni di rialzo vertiginoso. Prima del crollo. 1929-48, gonne lunghe e mercati pessimi. 1982, minigonna e mercato rialzista sino al cambio di millennio, bolla di internet. Andrebbe analizzata meglio la tendenza irrazionale, o razionale a livello inconscio, che sta alla base della propensione dei maschi per donne magre in periodi floridi economicamente e l’inclinazione a preferire forme più abbondanti in momenti di flessione o recessione.

Si potrebbe ipotizzare che il toro venga “attizzato” dalle minigonne mentre in tempi di magra, fase orso, c’è la voglia “aggrapparsi” all’elemento materno e rassicurante di forme giunoniche. Sia come sia, sinora guardare gli orli delle gonne e la taglie delle modelle è stato un ottimo vaticinio per le previsioni economiche. Va un po’ tu a capire le gonne e le donne.

Mala tempora currunt. Ad maiora.

 

                                                              Massimo     Bencivenga

 
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