
La nazionale di Cesare Claudio Prandelli è in semifinale. Per alcuni, me compreso, la cosa, visto l’italico movimento pedatorio, dovrebbe essere scontata. Ma niente è scontato con la nazionale italiana, in particolar modo quando gli azzurri giocano gli europei, laddove non ci sono mai state partite “epiche”, niente che possa reggere il paragone con un Italia-Brasile 2-1 del 1938, con Italia-Germania 4-3 o con Italia-Brasile 3-2.
Niente di tutto ciò, l’unico europeo che abbiamo vinto lo abbiamo fatto in una maniera che definire ellittica significa dire poco, basti pensare che andammo in finale grazie ad una monetina lanciata due volte e che per aver ragione della Jugoslavia giocammo 2 partite, la prima finì 1-1, nella ripetizione c’imponemmo per 2-0 per effetto delle marcature di Riva e Anastasi.
Il quarto di finale con l’Inghilterra è stata una partita a senso unico, ma che ha evidenziato ancora la difficoltà ad andare in gol degli azzurri. Difficoltà che potrebbero attenuarsi di molto se Balotelli, autore di una buona prestazione, riuscisse a trovare più confidenza con la porta.
Quest’anno al City ha fatto molti gol, abbiamo bisogno di lui contro la Germania, dobbiamo aspettarlo.
Questa cosa di aspettare mi ha fatto tornare in mente una battuta dell’indimenticato e indimenticabile avvocato Agnelli, personaggio forse controverso ma indubbiamente colto e dotato di buon gusto. Sul finire dei ’90, Del Piero non ne voleva sapere di ritornare Pinturicchio (nomignolo affibiatogli dallo stesso Avvocato) e tutti dicevano di aspettare.
Ad un certo punto l’Avvocato tirò fuori stiamo aspettando Godot, riferendosi alla piece En attedent Godot di Samuel Beckett che avevo studiato insieme a Ionesco al liceo. E gran parte degli italiani si ritrovò in bocca una parola Godot senza gustarne appieno l’essenza.
Perché En attendent Godot appartiene al teatro dell’assurdo e nel linguaggio corrente è arrivata ad indicare una situazione in cui si aspetta un avvenimento che dà l'apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai.
Ecco in tanti ci aspettiamo che Balotelli diventi alfine decisivo.
Lo sarà contro la Germania? Non lo so, magari lo sapessi.
Fatto sta che siamo in semifinale con i tedeschi, e vuoi vedere che tante volte riusciamo a far entrare nella storia azzurra anche una partita degli europei?
Forza Italia, forza azzurri. Massimo Bencivenga
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