
La vittoria del Chelsea in Champions, seppur ai rigori e subendo tanto tantissimo il Bayern, offre qualche spunto di riflessione. La vittoria per Roman Abramovich è arrivata nell’anno forse più nero dal punto di vista del campionato, con una squadra ben più scarsa del Chelsea di qualche anno fa.
E con un secondo allenatore, con Roberto Di Matteo, è riuscito laddove non avevano osato lo Special One Mourinho, il guru Hiddink, l’italico Carlo Ancelotti, che pure di Champions ne ha vinte due. Lo Special Two Vilas Boas non conta, per me non è rivedibile: è inabile.
E come dimenticare che nel 2008 il Chelsea, allenato da Avraham Grant, arrivò ad un rigore dalla vittoria (vero Terry?), che arrise poi al Manchester United di Sir Alex Ferguson.
In sostanza, Roman Abramovich è arrivato due volte in finale di Champions, con due allenatori considerati, nelle intenzioni, traghettatori. Avraham Grant, per colpa dello scivolone di Terry, non vinse; ma come si comporterà il magnate con Roberto Di Matteo?
Si parla, si sussurra che Roman Abramovich stia pensando a gente come Blanc, Deschamps (sic!), Klopp o Löw.
La domanda è: “I calciatori del Chelsea vogliono Blanc, Descahamps, Klopp o Löw?” La domanda è tutt’altro che oziosa, basta vedere la voglia che hanno messo con Di Matteo e la sciatteria che avevano con Boas.
I calciatori sono uomini e non robot, non si accendono a comando, reagiscono alle emozioni e seguono chi riesce a emozionarli e coinvolgerli. Il magnate russo terrà conto di questo?
E della lezione del Chelsea terranno conto i vari ricconi che sono a capo di squadre come il Manchester City, il Psg oil Malaga?
Il Manchester City sinora, a fronte di investimenti copiosi, ha portato a casa sì uno scudetto e una coppa, ma sul fronte internazionale la seconda squadra di Manchester è impalpabile, dal momento che il Napoli l’ha estromessa dalla Champions e lo Sporting Lisbona, mica il Barcellona, l’ha umiliato in Europa League.
Il PSG di Ancelotti e Leonardo non è riuscito a vincere il campionato e in Europa League ha fatto pena; se l’anno prossimo non vincono almeno il campionato francese vanno presi a schiaffi.
Il Malaga è riuscito a qualificarsi per la prossima Champions League, ma difficilmente, stante il Real Madrid e il Barcellona, a stretto giro vincerà la Liga.
La lezione è che gli uomini contano più dei soldi.
Massimo Bencivenga
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