
La blogosfera si scatena in modo sarcastico, mordace, urticante anche quando si tengono elezioni in paesi come Russia e Iran, laddove si sa che si va incontro a elezioni con forti rischi di brogli, in alcuni casi vengono mandati anche degli ispettori internazionali a mo’ di vigilanza.
Per la verità, gli stessi ispettori dovrebbero vigilare anche negli Usa, laddove un meccanismo cervellotico sembra stare in piedi apposta per favorire delle ambiguità.
Insomma, i blogger si scatenano all’estero, ma forse dovremmo cominciare a guardare anche in casa nostra. La scorsa tornata elettorale ha posto all’attenzione il caso-Catanzaro, laddove c’è un sindaco che ha superato il quorum per 130 voti, ma ci sono anche delle schede sequestrate dalla Procura.
Mentre scrivo non so cosa stia succedendo. Fatto sta che la Procura ha sequestrato e sta provvedendo al riconteggio di alcune schede.
Noi siamo con loro, con la Procura intendo, perché è anche dalla correttezza e dalle trasparenza nelle elezioni che si misura il grado di civiltà di un popolo.
La speranza è che non emergano brogli ma che, nondimeno, qualora ci fossero si andasse a fondo. In tal senso Antonio Di Pietro ha rivolto una interpellanza parlamentare al ministro Anna Maria Cancellieri chiedendo alla stessa di dire la propria ”Sui brogli elettorali che si sarebbero verificati nelle scorse elezioni comunali a Catanzaro chiediamo al governo di intervenire al piu' presto per ripristinare la legalita', nel rispetto della democrazia e della volonta' espressa dai cittadini. Inoltre, vorremmo sapere di quali elementi informativi disponga l'esecutivo sulla vicenda”. ”Le elezioni del 6 e 7 maggio 2012 a Catanzaro hanno portato alla vittoria, al primo turno, del candidato di centrodestra, Sergio Abramo. A oltre diciotto ore dalla chiusura dei seggi sono state riscontrate numerose irregolarita' e l' Ufficio elettorale centrale ha stabilito che venissero ricontate le schede delle sezioni 84, 85 e 86. Sono state rilevate oltre un centinaio di schede bianche e un migliaio nulle, mentre altre schede sarebbero scomparse dal verbale. Il numero delle schede sarebbe superiore a quello dei votanti, i quali, a loro insaputa, avrebbero votato piu' volte. La Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta su questa presunta compravendita di voti e lo scorso sabato 12 maggio ha deciso per il sequestro di tutte le schede votate per una verifica definitiva. Sono state inviate al prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, e ai quotidiani Gazzetta del sud e Quotidiano della Calabria delle buste contenenti dei proiettili in cui si fa specifico riferimento alle elezioni comunali di Catanzaro” Queste le parole e le richieste di Antonio Di Pietro. E non possiamo dargli torto.
Massimo Bencivenga
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