Costo del lavoro e competitività! E se la colpa fosse dei manager?
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Costo del lavoro e competitività! E se la colpa fosse dei manager?

Cuneo fiscale, sindacati e burocrazia sono visti come il moloch che fagocita le energie italiane per il rilancio. Ma è davvero così? E se la colpa fosse di manager impreparati a competere nell'arena globale?

Costo del lavoro e competitività! E se la colpa fosse dei manager?

 

Adesso che i conti sono a posto, si fa per dire, dal momento che il rapporto debito pubblico/pil non ha mai smesso di crescere, tocca alle imprese e ai lavoratori ri-lanciare l’Italia.
E si sente parlare come un mantra dell’elevato costo del lavoro, causa di tutti gli italici mali.
Ma è davvero così?
Luigi Zingales, bocconiano pure lui, sulle colonne del settimale L’Espresso dice la sua.

Un importante indicatore della competitività di un paese è il costo del lavoro per unità prodotta, vale a dire la frazione dei ricavi che deve essere spesa per compensare la forza lavoro.
Più è elavata la frazione e più un paese ha difficoltà a esportare beni e servizi.
Ebbene, in Irlanda il 33 per cento dei ricavi va a compensare la forza lavoro, in Finlandia e Olanda siamo al 51, il Spagna la 67, il Germania al 71, in Francia al 72. L’Italia è buon ultima con 74.
Voilà! Ecco l’arcano, basta migliorare lì ed è fatta. Hanno ragione gli imprenditori, il costo del lavoro per unità prodotta è troppo alto per competere. Lo si può migliorare abbassando gli stipendi. Forse.
Perché forse?

Perché l’Italia, tra i paesi Ue ha dei salari non molto elevati, se ne lamentavano anche i prof qualche settimana fa.
Nel 2008, l’anno dell’inizio ufficiale della crisi, il costo del lavoro in Italia era di 22 euro all’ora, in Irlanda si stava sui 23, 31 in Francia, 33 in Germania.
E allora? Com’è possibile che l’Italia abbia costi di lavoro così alti con salari bassi?

 

Ad influenzare il costo del lavoro contribuiscono, oltre ai salari, anche il cuneo (o pressione fate voi!) fiscale e la produttività.

Se i contributi sociali sono molto elevati, un lavoratore arriva a costare molto a una impresa e pertanto il costo del lavoro può essere alto anche in presenza di salari bassi.

Nel 2008, i contributi sociali in Italia incidevano per 6,6 euro l’ora; 3,8 in Irlanda; 5,2 in Spagna; 6,5 in Olanda; 7,1 in Germania; 9,2 in Francia.

In percentuale sul salario i nostri contributi sociali sono i più alti in Europa, ma perché sono bassi i salari e non già elevati i contributi stessi.

Passiamo alla produttività.
In Italia si produce poco, solo 30 euro di prodotto l’ora a fronte dei 43 euro l’ora in Francia, dei 47 euro in Germania, dei 58 in Finlandia, dei 60 in Olanda, dei 70 in Irlanda. La Spagna, con 29,4, fa leggermente peggio di noi.

Siamo poco produttivi perché il sindacato è agguerrito e difende i nullafacenti? Senza andare a scomodare “l’aggressività” dei sindacati negli anni ’70, questi al confronto sono capitalisti essi stessi, basta dire che tutta questa protezione non si vede. Come faccio a dirlo? Per me lo fa Zingales, che tira dal cilindro un indicatore ad hoc messo a punto dalla OCSE (non dal partito comunista o dai sindacati!) che, in una scala da 1 a 5, assegna all’Italia il punteggio 2,58, sotto il 2,63 della Germania e il 3,0 della Francia.

 

E allora? Il teorema di chi dice che il male italico è nei sindacati, nel welfare e nella burocrazia, alla luce di questi dati deve essere rivisto. Con eccezione, a mio parere, della burocrazia, che va snellita eccome. E se la colpa fosse dei capitani d’industria e dei manager? Luigi Zingales dice che delle colpe dei manager e dei possibili rimedi parlerà nella prossima rubrica. Restate sintonizzati.

Il vero spread può essere rappresentato da persone (manager e proprietà) che senza più l’appoggio di mamma Stato non riescono a essere competitivi, ad avere vision futura e a lavorare per obiettivi? Il sistema ingessato con al centro la Mediobanca di Cuccia non riesce a resistere alla globalizzazione e scarica la colpa su altri attori?

Mi sovviene un aforisma di Churchill: “I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.”

E se al posto dei socialisti mettessimo i manager italiani d’inizio Millennio?

Massimo Bencivenga 

 
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