
Di tanto in tanto ci occupiamo delle elezioni Usa che si terranno a Novembre e che vedranno come protagonisti il presidente uscente Barack Obama e Mitt Romney, il milionario mormone candidato dei repubblicani. Dal momento che la politica si fa ormai con i sondaggi, andiamo un po’ a vedere come vanno i sondaggi.
Dopo un sostanziale testa a testa di Maggio, alcuni tipi di sondaggi davano in vantaggio il mormone Romney; gli ultimissimi sondaggi invece premiano, e abbastanza nettamente, Obama che si vede assegnato un vantaggio di ben 13 punti sul virtuale candidato repubblicano Mitt Romney.
Questo secondo l’istituto demoscopico Bloomberg; il presidente americano uscente e alfiere democratico sarebbe accreditato del 53 per cento delle intenzioni di voto contro appena il 40 per cento attribuito a Romney, ben al di sotto della media tra analoghe ricerche, che assegnavano a Obama un margine del 2,2 per cento. Il margine d’errore, riferiscono da Selzer&Co, l’agenzia cui si è rivolta Bloomberg, è intorno al 3,6%.
Ma sarà la politica economica a fare la differenza, è lì infatti che Obama viene considerato non all’altezza, dal momento che solo il 43% degli americani approva ciò che ha fatto il presidente, a fronte di un 53% che non approva. Va detto che Obama si presentò non solo come il presidente nero, ma altresì come il presidente verde.
Ebbene sul fronte verde ha nettamente deluso, il presidente verde s’è trovato a dover gestire la marea nera, ma soprattutto il presidente verde è stato timido nel summit di Copenhagen, e lì non ci fu nessuna calamità se non le pressioni delle lobbies.
Romney sa che non deve sbagliare, e Obama sta facendo di tutto per farlo cadere in fallo.
Romney pensa di dare la vicepresidenza a Marco Rubio, senatore della Florida di origine cubane e sostenuto dal clan Bush?
Bene, Obama risponde in modo più deciso, tendendo la mano agli ispanici stessi e promettendo in pratica una amnistia per circa 800mila clandestini illegali sotto i 30 anni. Va detto che 4 anni Obama spopolò tra gli ispanici conquistando il 68% dei voti di quella etnia.
Ad oggi, cioè nel giorno di San Luigi, Obama sembra essere in vantaggio per la rielezione, e sarebbe il primo presidente a riuscire nell’impresa con una forte percentuale di disoccupazione come quella che gli Usa stanno vivendo attualmente.
Massimo Bencivenga
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