 A volte ritornano. Chi? I reduci dei reality. Stavo giusto pensando ad un post relativo ed imperniato sul “cosa fanno adesso?” i vari Sergio Ottusangolo e Robert l’australiano di Benevento, su Luana la Miss Italia nel Mondo, sui professori, il senegalese Mathias e il romagnolo Franco, e sui medici, l’anestesista Pier Renato e Lina, sul dissacrante Guido e sul muratore Mario, sulla coppia mamma-figlia rappresentata da Patrizia ed Eleonora e quella padre-figlia di Domenico e Ilaria, sui soliloqui dell’ingegnere Massimo e sull’italiano di George Leonard; e non mi sarei dimenticato della legione straniera nelle forme della bella Leila e di Man Lo, di Dominic e Diana, di Mirela e Catrina.
Stavo giusto pensando questo quando ho letto lo sfogo di Salvatore Troise del Gf 7, sfogo nel quale asseriva più che avanzare il sospetto che niente è autentico al Gf, che gli autori fanno figli e figliastri e che il televoto non conta, se non dal punto di vista economico. Niente di nuovo sotto il sole verrebbe da dire. Ed infatti lo dico: “Dove è la notizia?”. Quelli che ho citato sopra hanno contribuito al successo dei Flavio Montrucchio e delle Eleonora Danieli, degli Ascanio Pacelli, dei Simon Falsaperla e delle Laura Torrisi, la moglie bellissima di Pieraccioni. Rappresentano la faccia dell'oblio e dell'insuccesso di chi non ha sfondato.
Forse quello che ha avuto di più, ad oggi, da Gf è stato Luca Argentero, diventato, al contrario di qualcun altro, un attore di spessore.
E’ inutile negare però che qualora si pensi al Grande Fratello la mente non può non correre al guerriero casertano Pietro Taricone, uno dei primi ad entrare, il primo a fare sesso nella casa, il primo a capire, non presentandosi da Costanzo, che sarebbero stati “carne da macello mediatico”.
Il primo ad andarsene.
Sono sicuro che nel casting del Gf 11, uno dei pochi reality ad andare in attivo, ci potrebbe essere, scelta consapevole degli autori, un nuovo Pietro Taricone, o uno dalla personalità e dalla presenza scenica molto simile.
Ed allora proviamo a tracciare un identikit: un casertano sicuramente, un cultore di arti marziali con qualche rotella in testa ed una passioncina per la politica (Taricone si candidò prima del Gf, con la lista Dini se non erro). Un profilo molto diverso quindi tanto dall’ottusangolo alla Sergio quanto dal romano coattone Milo.
Magari verrà scelto un pugile, Caserta è terra di pugili, di Marcianise come Clemente Russo o magari dell’alto casertano.
Magari il nuovo Taricone sarà un pugile di un paesino come Alvignano che ha dato i natali a due boxer, De Marco e Offreda, campioni d’Italia; un paesino Alvignano che diede il là, con una multa al consuocero di Mastella, all’impasse che portò alla caduta del Governo Prodi II.
Staremo a vedere, sono aperte le scommesse.
Massimo Bencivenga |