 Maggio 2011 sarà il mese delle elezioni ed un test probante anche per la verifica degli equilibri di governo nonché per vedere “quanto vale” la levata di scudi di Futuro e Libertà per l’Italia. A livello nazionale non dovrebbe succedere chissà che.
Berlusconi non si dimise neanche dopo il quasi cappotto alle regionali del 2005, quando subì un 12-2, figuriamoci se medita di lasciare adesso; anche perché lui ha sempre puntato in modo più forte, ed ottenuto risultati migliori, alle politiche. Ci sono però delle sfide che possono dire tanto e che stanno appassionando i politologi.
Studiare l’evoluzione di Milano, Napoli, Bologna, Cagliari, Latina, Trieste ed altre città importanti diventa di cardinale importanza per fiutare il vento e decidere nuove alleanze.
A Milano la Moratti è sicuramente favorita, ma Giuliano Pisapia potrebbe portarla al ballottaggio. Sarà interessante vedere quanto vale Fli, che presenta Manfredi Palmeri presidente uscente del consiglio comunale proprio con la Moratti. Italo Bocchino ha detto che in caso di ballottaggio non appoggeranno la Moratti. Vedremo. La Moratti ha contro anche la cognata. Milly Moratti è capolista in una lista civica che appoggia Pisapia.
A Napoli è in vantaggio il candidato Pdl Giovanni Lettieri, ma non ce la farà subito ed il sospetto è che non ce la possa proprio fare neanche al ballottaggio. E se ciò si verificasse sarebbe un precedente da tenere in considerazione per tutti i poli attualmente presenti in Italia. Andiamo a vedere. L’Idv e Gigi De Magistris appoggerebbero, credo, al ballottaggio il prefetto Mario Morcone il candidato del Pd, SeL e Verdi. Clemente Mastella opterebbe per il Pdl, credo. La scelta del terzo polo, che puntano su Raimondo Pasquino, ingegnere aereonautico e Rettore (foto) dell’Università di Salerno, diventerebbe decisiva. Resta una incognita l’exploit del movimento 5 stelle, in una terra, la Campania, che ha sperimentato i mali della politica, di ogni colore, ma che ancora è aggrappata alla stessa in quanto continua a rappresentare l’ascensore per tante cose. Anche per un semplice posto di lavoro. In dette condizioni quanto può valere un movimento anti-casta?
A Bologna il Pdl ha candidato Manes Bernardini, un avvocato leghista; il Pd propone Virginio Merola, origini casertane ed ex sindacalista; l’Udc, Stefano Aldrovandi, un ingegnere. Al primo o al secondo turno dovrebbe spuntarla Merola. A meno di clamorose sorprese. Il Pdl ha accettato un leghista in quanto considera già persa la città di Bologna.
Al momento Napoli sembra quella più incerta, ma con le elezioni non si sa mai.
Massimo Bencivenga |