
Il disastro delle British Petroleum, già appellato, non senza fondamento, il più grande disastro ecologico di tutti i tempi si è abbattuto come un fulmine a ciel sereno sull’amministrazione Usa e su Barack Obama in particolare.
Il presidente Obama era visto non solo come il primo presidente nero nella storia degli States, ma altresì come un presidente Green & Eco, un politico con un occhio di riguardo all’ambiente ed in netta opposizione alla politica energetica della precedente amministrazione, molto influenzata dalla lobby dei petrolieri texani.
Ebbene, per vendetta o per la famigerata legge del contrappasso, a questo presidente è toccato assistere al riversamento in mare di litri e litri di petrolio, una quantità tale che ha innegabilmente ed inequivocabilmente alterato un intero ecosistema. Ma Obama era già sulla graticola per i risultati, tutt’altro che eclatanti, anzi, scaturiti dal vertice di Copenhagen del Dicembre 2009 sul tema del riscaldamento globale. Il presidente nero e verde è, per ora, solo il presidente nero.
Mark Hertsgaard, un opinionista verde con un blog molto seguito, ha parlato, senza mezze misure di tradimento dello Yes, we can.
Un giornalista, Carl Safina, ha scritto un libro infuocato sulla vicenda della British Petroleum. Il titolo? Un mare in fiamme. il più grande disastro ecologico di tutti i tempi.
Carl Safina, vincitore del premio MacArthur Genius Grant Winner e presidente del Blue Ocean Institute, ricostruisce la catena di eventi che ha portato all’esplosione, e critica aspramente l’ipocrisia del governo statunitense, che da garante degli interessi pubblici si è trasformato inprotettore delle multinazionali.
Safina ha incontrato le persone le cui vite sono state sconvolte dal disastro, e ha verificato in prima persona la gravità dei danni subiti dagli ecosistemi e dalle economie locali. La sua narrazione, che mescola l’approfondimento scientifico con il racconto della rabbia e della determinazione delle vittime del disastro, è un monito e una lezione, per evitare che fuoriuscite di petrolio come questa possano accadere di nuovo. Il libro è dito da
Verde nero 400 pagine 18,oo euro isbn 978-88-6627-012-6
Carl Safina, giornalista americano, è presidente del Blue Ocean Institute, un’organizzazione dedicata alla conservazione degli oceani. I suoi libri inchiesta e i suoi reportage sono stati spesso segnalati ai primi posti della selezione Book of the year del New York Times Notable e nella Best Nonfiction Selection del Los Angeles Times. Tra i suoi libri Song for the blue (1997), Eye of the Albatross (2003), Voyage of the turtle (2007) e The view from lazy point (2011). Collabora con National Geographic e la CNN.
Massimo Bencivenga
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