 E’ allarme farmaci contraffatti. Questa mattina a lanciare lo strale è stato Luigi Conte, Presidente dell’Ordine dei Medici del Friuli, ma è già da un po’ di tempo che, in tutto il mondo questo sia chiaro, la contraffazione dei farmaci ha superato di gran lunga il livello di guardia arrivando ad al punto di diventare quello che gli americani chiamano un clear and present danger.
Ovviamente qualcuno potrebbe anche obiettare che se i farmaci contraffatti sono pericolosi non bisogna credere che i farmaci “regolari” siano quella panacea che vogliono spacciare.
A tal proposito vale la pena sottolineare come le grandi case Farmaceutiche spendono grosso modo per il marketing e la promozione la stessa somma che viene destinata alla R&S, alla ricerca e sviluppo.
Tradotto terra terra è qualcosa del tipo: “Dal momento che non riusciamo a tirare fuori un buon farmaco spacciamo per ottimi quelli che abbiamo con una massiccia pubblicità”.
D’altra parte è esperienza comune l’evidenza che, mentre la chirurgia riesce a effettuare dei trapianti di cuore e ad attaccare degli arti tranciati, per il mal di testa ricorriamo ancora alla classica aspirina. Ma non vogliamo analizzare né criticare lo stato dell’arte della ricerca farmaceutica. La contraffazione dei farmaci non è una realtà d’inizio millennio, ma possiamo ben dire che le potenzialità offerte dalle moderne tecnologie informatiche ne ha favorito la diffusione. Il presidente Luigi Conte ha lanciato l’allarme in quanto il Friuli è particolarmente esposto, per la sua posizione geografica, a queste “infiltrazioni”.
Il Friuli è la regione italiana più esposta a questo tipo di traffico, la regione attraverso la quale entra la gran parte dei medicinali contraffatti; i farmaci contraffatti provengono generalmente e principalmente da aree geografiche quali la Cina, l’India e l’Est Europa, con la Russia in testa.
Tante persone usano il web per comprare i farmaci, si parla di 2 italiani su 3; e 1 persona su 2 che compra farmaci online non è neanche al corrente o consapevole che gli stessi possano essere contraffatti. I rischi per la salute quindi sono tanti. Il dottor Conte rincara la dose sottolineando che “Comprare farmaci contraffatti significa mettere a repentaglio la propria salute e alimentare un pericoloso mercato criminale. I prodotti possono contenere sostanze dannose, tra le quali veleno per topi, acido borico e tintura a base di piombo. La produzione è gestita da personale non qualificato, mentre i medicinali possono contenere il principio attivo in misura eccessiva, troppo esigua, o non contenerlo affatto o contenere ingredienti differenti o presenti in quantità diversa da quella dichiarata”. Non molto incoraggiante non è vero? Specialmente se si considera che gli italiani non sembrano preoccuparsi più di tanto dell’autenticità e della sicurezza dei farmaci.
Quello che il dottor Conte si dimentica di dire è che purtroppo esiste una percentuale, piccola quanto si vuole ma presente, di farmaci contraffatti, mischiati a quelli “buoni”, anche nelle farmacie.
Un allarme che parte da lontano e che ha avuto un precedente mica da ridere quando, nel Luglio del 2005, le autorità britanniche ritirarono dal mercato 120000 confezioni false di Lipitor, un farmaco per il colesterolo usato giornalmente da milioni di persone; dopo lunghe indagini si scoprì che la Pfizer non aveva nulla a che fare con il misterioso carico sbarcato, in un alone di mistero a questo punto, sulle coste albioniche.
Secondo L’OMS 1 compressa su 10 è contraffatta, ma viene spacciata come originale. Nel 2006, a Panama, ci furono una serie di decessi dovuti ad uno sciroppo per la tosse contaminato con glicol dietilene cinese. Il glicol dietilene è un solvente industriale usato come antigelo che ha lo stesso sapore della glicerina, che avrebbe dovuto sostituire, e costa meno, molto meno. Il glicol dietilene è un veleno mortale.
Ma cosa viene generalmente acquistato?
I cosidetti “life-style products”, ovvero i farmaci del benessere, gli anabolizzanti, i salva-vita, quelli usati per perdere peso e quelli per il trattamento alle disfunzioni erettili, ossia il Viagra e i suoi fratelli minori. Tanti di questi vengono venduti nelle palestre, senza alcun controllo preventivo.
Una larga fetta è rappresentata anche da antidolorifici, antibiotici, antinfluenzali e così via. Ma è redditizio? Diamo qualche numero. Secondo la Eli Lilly, l’azienda produtrice del Prozac, per ogni 1000 dollari investiti nella criminalità le banconote contraffatte ne rendono 3300, la vendita di eroina 20000, il contrabbando di sigarette 43000, il software piratato da 40000 ai 100000 e la falsificazione di farmaci come il Viagra ed il Cialis 500000.
Quanti business conoscete con una leva 1/500000 ?
Quale Business conoscete che, a fronte di un investimento di 2000 euro, possa rendervi 1 milione di euro?
Adesso capite perché il farmaco più contraffatto al mondo è il Viagra? Perché rende più della droga. Ed è, contraffatto o meno, ugualmente pericoloso.
Massimo Bencivenga |
