 Se il 2014 ha proposto due film su Hercules, e su Noè, facendo balenare un timido tentativo di riproporre il genere “Sandaloni”, il 2015 potrebbe essere un anno matematico e scientifico.
Se dico un po’ in giro di dirmi il nome di un fisico di livello mondiale, credo che il nome dell’inglese Stephen Hawking possa essere il più citato. Son quasi sicuro che il nome dell’americano Edward Witten difficilmente verrebbe fuori; eppure Edward Witten è il fisico con l’h-index più alto al mondo (trattasi di una graduatoria di citazioni e contributi, che dovrebbe rappresentare una sorta di “impronta scientifica” e di importanza degli scienziati), più alto anche dell’h-index di Stephen Hawkin.
Edward Witten, membro anche dell’Accademia Pontificia, ha vinto anche la famosa ed agognata Medaglia Field riservata ai matematici under 40, ed è considerato il papà, o comunque uno dei fondatori, della Teoria delle Stringhe.
Eppure tutti conoscono Hawking, e non è solo per via delle comparse a I Simpson. No, Hawking è geniale ed ha una Storia. Quando ti mettono davanti un corpo o una faccia, le parole possono cessare o bisogna trovarne di altre per continuare la narrazione. Ecco, Hawking è un cervello di prim’ordine e un corpo che parla, che naturalmente alimenta storie, di ogni tipo.
Certo lui vorrebbe farne a meno, ma è il corpo a fare la differenza, mediaticamente, tra Hawking e Witten.
A Gennaio, la vita di Hawking sarà al cinema con La Teoria del Tutto. Hawking è interpretato da Eddie Redmayne, mentre Felicity Jones sarà Jane, la prima moglie di Hawking. Il film è imperniato fu anni giovanili di Hawking, sul suo rapporto con Jane e con l’insorgere, prepotente e disabilitante, della malattia. Un film epico e struggente insieme, magistralmente interpreto da Eddie Redmayne, in corsa per l’Oscar. Hawking l’ha visto e non ha potuto fare a meno di complimentarsi con Redmayne, che per interpretarlo ha dovuto imparare a muovere sempre meno muscoli.
Sul fronte della matematica c’è invece The Imitation Game – L’Enigma di un genio sulla figura di Alan Turing, matematico e pioniere dell’informatica e delle interazioni uomo-macchina, in uscita a Gennaio. Chi non ha mai sentito parlare del Test di Turing?
Turing è, insieme a Von Neumann, uno dei giganti matematici del novecento, tenendo conto della vastità e della profondità degli interessi. Mi sono imbattuto in Turing per la prima volta nel 1998 leggendo il libro Enigma di Robert Harris. Anche in questo caso, al genio si somma la Storia di Turing.
Eroe della Seconda Guerra per aver diretto, nella magione di Bletchley Park, il team di matematici, crittografi e analisti che ruppero Enigma, il codice usato nelle comunicazioni criptate dagli U-Boot nazisti, facendo pendere la bilancia dalla parte degli Alleati fu poi costretto a subire la castrazione chimica in quanto gay.
Turing verosimilmente si suicidò morsicando una mela avvelenata.
Perché una mela? Pare che amasse molto la favola di Biancaneve. E, leggenda per leggenda, pare che il logo della Apple possa essere un omaggio a Turing. Ma siamo nel campo delle congetture.
Turing è interpretato da Benedict Cumberbatch, con Keira Knightley nel ruolo di Joan Clarke.
Hawking e Turing, due geni alle prese con il Corpo, con delle diversità, una fisica e una sociale (ammesso che lo sia, eh!).
Due vite e due storie piene di pathos, adatte per essere raccontate e abbastanza magnificenti da insegnare qualcosa. A te scoprire cosa. Mentre non si sa invece se e quando il regista campione d’incassi James Cameron metterà in scena il film sulla vita di Grigorij Jakovlevi Perelman, anche questa Storia misconosciuta ai più e fonte invece di grande meraviglia, leggere per credere.
Ecco, chi pensa che il mondo della scienza sia arido, scevro da emozioni e incapace di evocarne è servito.
Ha tre storie meravigliose: quella di Hawking, quella di Turing e quella di Perelman.
E alle persone che vorrebbero avvicinarsi a pellicole simili, consigliamo ovviamente A Beautiful Mind (sulla storia, abbastanza coerente, di John Nash), Contact (tratto da un romanzo del fisico ed esobiologo Carl Sagan) e Morte di un matematico napoletano (sulla figura di Renato Caccioppoli). Oppure, ma qui siamo sulla fiction pura, sul bel film Will Hunting - Genio ribelle.
Massimo Bencivenga |