Confederation Cup 2013. L'Italia affronterà il Giappone di Alberto Zaccheroni
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Confederation Cup 2013. L'Italia affronterà il Giappone di Alberto Zaccheroni

Nella seconda partita, l'Italia di Prandelli si troverà di fronte i soccer-ninja di Alberto Zaccheroni

Confederation Cup 2013. L'Italia affronterà il Giappone di Alberto Zaccheroni

Ieri la nazionale italiana Under 21 guidata da Devis Mangia ha battuto l’Inghilterra nella partita d’esordio all’Europeo di categoria che quest’anno si sta giocando Outremer dicevano i cavalieri templari, in terra d’Israele. Ma tra poco, Outremer da un’altra parte, in Brasile si darà la stura alla Confederation Cup. 

 

L’Italia giocherà la prima partita con il Messico e chiuderà le partite del girone con il Brasile, una partita mai banale ma sempre suggestiva ancorchè carica di emozioni in agrodolce. Nel mezzo c’è la sfida con il Giappone di Alberto Zaccheroni, campione d’Asia in carica e prima nazionale a qualificarsi, roba di qualche giorno fa, per Brasile 2014. 

 

Per quanto possa sembrare impossibile si tratterà del secondo incontro tra gli azzurri e i calciatori del Sol Levante, la prima in una gara ufficiale, dal momento che la prima partita, del 7 Novembre 2001, fu una amichevole. E terminò 1-1 per effetto delle reti di Yanagisawa e Doni.

Sarà una specie di rimpatriata, e Zac parte avvantaggiato: lui conosce l’Italia, noi conosciamo ben poco dei calciatori del Giappone.
E allora, vediamo di conoscerli un po’.
Portieri: Eiji Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Sanfrecce Hiroshima), Shuichi Gonda (FC Tokyo).

Difensori: Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuzo Kurihara (Yokohama Marinos), Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yuto Nagatomo (Inter), Atsuto Uchida (Shalke 04), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda).

Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Kengo Nakamura (Kawasaki Frontale), Makoto Hasebe (Wolfsburg), Hajime Hosogai (Bayer Leverkusen), Keisuke Honda (CSKA Mosca), Hideto Takahashi (FC Tokyo).

Attaccanti: Ryoichi Maeda (Jubilo Iwata), Shinji Okazaki (Stoccarda), Mike Havenaar (Vitesse), Takashi Inui (Eintracht Francoforte), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga).

Nagatomo, Honda e Kagawa sono titolari in squadre niente affatto male; e qualcun altro di loro gioca nel campionato europeo emergente, quello tedesco.

Per la verità un’altra partita ci sarebbe. Ma a rigore non sarebbe a livello di nazionale A, per quanto gli almanacchi nostrani contano quella partita tra quelle della nazionale maggiore.

 

Mi riferisco a un Italia-Giappone del 1936, valevole per i quarti di finale nel torneo di calcio delle Olimpiadi di Berlino, quelle per intenderci dove brillò la stella di J.C. Owens.

 

Ebbene quella Italia, piena di studenti (lo spirito olimpico), sconfisse il 7 Agosto del 1936 il Giappone per 8-0. Quattro gol li fece Biagi, tre Annibale Frossi (bomber principe di quella edizione) e uno Cappelli. Ma erano altri tempi, s’usava allora dire di alcune nazionali “squadre cuscinetto”. Un termine adesso desueto, perché il Giappone poteva essere una squadra sparring partner allora. Certo non adesso.

Ah, l’Italia di Pozzo e Frossi vinse quelle Olimpiadi, le uniche nel nostro Palmares per i Giochi.

Massimo Bencivenga

 
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