 La recente questione di Fabio Cannavaro e della puntura d’ape dopante riporta la questione sui ruggenti anni 60-70, anni nei quali, a sentire diversi professionisti, in alcune squadre di serie A dei dottori praticavano delle iniezioni prima delle partite. Pochi giorni fa è deceduto Massimo Mattolini, ex-portiere della Fiorentina negli anni ‘70, una squadra quella viola particolarmente colpita in quanto ha già prematuramente perso Bruno Beatrice, Angelo Longoni, Nello Saltutti, Ugo Ferrante. Massimo Mattolini è morto in seguito ad una malattia renale che neanche un trapianto ha arginato. "In quegli anni prendevamo farmaci da tutte le parti quando a primavera avevo un calo atletico, era normale che mi facessero iniezioni di Cortex (corteccia surrenale) per 7-10 giorni. Ora, che tutto questo mi abbia fatto perdere la funzionalità dei reni non posso dirlo con certezza, ma sarei contento se qualcuno lo facesse. Ciò che posso dire è che l’Epo a me lo davano quando ero in dialisi, e mi sembra grave, come è stato dimostrato, che lo somministrassero a calciatori sani. Io chiedo alla giustizia che faccia giustizia... Se davvero qualcuno ci ha dato delle sostanze sapendo che avrebbero nuociuto alla nostra salute è giusto che paghi. Così come non devono farla franca quelli che oggi praticano il doping sulla pelle dei giovani". Il caso di Cannavaro, la morte di Massimo Mattolini sono arrivate proprio nel momento in cui inizia la causa civile intentata dalla vedova di Bruno Beatrice, tra gli imputati ci sarà anche il sor Carletto Mazzone uno che ne ha viste tante ma che ben difficilmente sputtanerà il suo mondo. Ma cosa veniva, o viene, somministrato ai calciatori? Ricordate Signorini e Borgonovo, solo per citarne alcuni, e la loro malattia: la Sla? Possibile, qualora ci sia del marcio, che nessuno parli? Possibile che tutti pensino che “tanto toccherà ad un altro”? Possibile che, in partite come pro Stefano Borgonovo,(foto) nessuno provi, non tanto vergogna, ma paura? Valgono così tanto quei minuti sui campi di Serie A?
E’ troppo pensare che tale “intossicazione” delle reni sia dovuto ad una miscela di farmaci? Lo aveva dichiarato anche al giudice Guariniello nel 2004 mentre in una intervista all’Avvenire diceva:
L’unico che parla ed accusa palesemente il sistema è Carlo Petrini. Nella sua autobiografia intitolata Nel fango del dio pallone (Kaos Edizioni) ha denunciato la pratica del doping che ai suoi tempi, a suo dire era dilagante. Carlo Petrini scrisse di esservi ricorso più volte con la complicità dei medici sportivi, ma nel suo libro è l'intero sistema-calcio che viene messo sotto accusa, con le partite già decise in anticipo dalle stesse società, i pagamenti in nero, l'estrema bassezza morale del calciatore tipo. Lui stesso fu coinvolto nel calcio scommesse e in un giro di partite truccate. Sofferente da anni per un glaucoma ha deciso di rivelare il tutto quando non aveva più niente da perdere o da temere. Nemmeno un figlio. Suo figlio morì 19enne nel 1995 mentre lui era rifugiato in Francia. E mette sotto accusa anche genitori e giovanissimi che sarebbero disposti ad un aiutino per avvantaggiarsi nello sport. Ripeto la domanda. Chi sarà il prossimo?
Massimo Bencivenga
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