 In un precedente post abbiamo detto che, con Mario Draghi alla BCE (o ECB), si sarebbe aperta la “lotta” alla successione dell’ex uomo Goldman Sachs. Una lotta che, avevamo riferito, vedeva, per chi scrive, in vantaggio il Direttore Generale del Tesoro Vittorio Grilli. Da quel post in poi sono cambiate le cose, è questo il bello della politica; il centrodestra è uscito a pezzi dai ballottaggi e dal referendum e, mi sa per la prima volta, Berlusconi e Bossi, la nuova B2, hanno messo congiuntamente nel mirino Giulio Tremonti, che tiene in somma considerazione Vittorio Grilli.
La recente ed ancora in corso indagine sulla fantomatica P4 forse consiglierà un più basso profilo, non che si esponga troppo, anche al Richelieu di Palazzo Chigi, ossia Gianni Letta. Gianni Letta ha sempre voluto dire la sua, spesso scontrandosi, con Tremonti sulle nomine. Se Tremonti cala di potere, la strada di Grilli verso Palazzo Koch diventerà molto più irta. Ci sono poi delle situazioni da sistemare; la Francia vuole, per un Mario Draghi alla BCE, che due importanti figure, in importanti board, come Lorenzo Bini Smaghi e lo stesso Vittorio Grilli si facciano da parte per far posto, presumibilmente, ad un galletto e a un teutonico.
Bini Smaghi, nonostante le pressioni di Berlusconi, a dimettersi non ci pensa proprio, non gli piace neanche la soluzione Grilli a Bankitalia e lui al posto dello stesso come Direttore Generale.
Ed allora dalle parti di Bankitalia stanno pensando ad una soluzione capace di salvare capra e cavoli. Fabrizio Saccomanni e Bini Smaghi tre anni ciascuno a capo della Banca centrale nazionale.
Questa soluzione sarebbe sgradita ovviamente a Vittorio Grilli, che rimarrebbe “solo” Direttore Generale del Ministero atteso che si faccia da parte come Presidente del Comitato economico e finanziario della Ue; questa soluzione sarebbe sgradita anche a Ignazio Visco, numero tre di Bankitalia, molto competente e molto stimato, che si vedrebbe scavalcato non solo da Fabrizio Saccomani, ma altresì dal più giovane Lorenzo Bini Smaghi. Non una prospettiva allettante. Per nessuno dei due. Ma le cose sono ancora in essere e tante cose possono ancora succedere, come abbiamo già visto, e le posizioni sono molto, ma molto fluide.
Massimo Bencivenga |