
Per avere un quadro più preciso bisognerà attendere ancora un po’, ma alcune impressioni generali post elezioni amministrative 2012 si possono già cominciare a trarre. Il Pdl è andato giù, ma giù giù; di contro, se Alfano e Berlusconi piangono, Bersani non può permettersi di ridere. Certo forse loro hanno tenuto un po’ di più, ma di sicuro non hanno sfondato. Chi ha sfondato è stato il M5S di Beppe Grillo che ha preso una città, non molto grande per la verità, Sarego, in provincia di Vicenza, e con Federico Pizzarotti il ballottaggio a Parma. Riferiamo, perché è giusto, che il primo sindaco M5S si chiama Roberto Castiglion. Il Terzo Polo non è cresciuto come ci si aspettava, ha grosso modo i numeri di un annetto fa. E per Casini&Co non è di sicuro una bella notizia. Andiamo un po’ a vedere meglio. Nei 26 capoluoghi al voto la partita è andata così: 4 subito al centrosinistra (Frosinone, La Spezia, Carrara e Pistoia), 4 al centrodestra (Catanzaro, Isernia, Lecce e Gorizia) e una per la Lega (Verona). Nei restanti 18 comuni si andrà al ballottaggio. Con un'avvertenza politica importante: a Parma, Palermo e Genova la corsa a due non vedrà alcun candidato riconducibile al centrodestra. Va detto che a Gorizia c’era l’alleanza del 2001, in Friuli Pdl, Lega e Udc andavano insieme. E hanno vinto.
Pdl. Berlusconi era in Russia a omaggiare l’amico Putin. Per il Pdl/Forza Italia si tratta della peggior debacle della sua storia, una sberla ancora maggiore rispetto a quella presa alle regionali del 2005, dove persero, ma con altre percentuali. Alfano ha parlato di sconfitta, Berlusconi e La Loggia minimizzano, ma la linea generale è di dare la colpa della sconfitta all’appoggio a Mario Monti. Vedo una Imu più difficile. La Russa ha parlato di candidati sbagliati, più d’immagine che di sostanza. Sono certo che la politica di appoggio a Monti, da oggi in poi, sarà alla giornata e orientata sugli interessi degli elettori. Per SuperMario prevedo un percorso a ostacoli.
Pd. Se il Pdl piange, dicevo, il Pd non può ridere. Perché a Palermo Leoluca Orlando è nettamente in vantaggio e Marco Doria, a Genova, non è cosa loro, nel senso che è di SEL. La sensazione è che la foto di Vasto, lungi dall’auspicato dagherrotipo ipotizzato da qualcuno, rappresenta il punto di partenza. Qualcuno nel Pd vorrebbe andare con Casini&Co, ma con Vendola e Di Pietro si vince. Il dilemma rischi di logorare il primo partito italiano.
Terzo Polo. Non pervenuto, buono il risultato di Enrico Musso a Genova. Ma al ballottaggio la vedo dura.
Idv e SEL. In moderata crescita, di questo il Pd, se vuole dare seguito alla foto di Vasto, ne dovrà tener conto.
Lega Nord. Non mi aspettavo questa debacle, Tosi non fa testo ed è inutile che lo tirino in ballo. Ciò che devono vedere sono le sconfitte, tante, in posti insospettabili, ossia a casa di Bossi e Calderoli. Non mi aspettavo questa caduta perché, in parte, erano stati bravi a epurare alcuni personaggi. Evidentemente non è servito.
M5S. I veri vincitori. E se qualcuno pensa che questa sia una sparata estemporanea secondo me è in errore.
Intanto in Sardegna il referendum per abolire alcune province è passato. Antipolitica o anticasta? E poi è mai esistito un voto non politico? A volte mi sembra che ci si appelli alle parole (populismo, antipolitica, voto di protesta, etc) per mascherare l’incapacità ad ascoltare o la perdita di consenso. Non siete d’accordo?
Massimo Bencivenga
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