Risultati Elezioni Regionali 2010. Berlusconi ha già vinto
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Risultati Elezioni Regionali 2010. Berlusconi ha già vinto

Anticipazioni sulle intenzioni di voto degli italiani. Berlusconi, secondo lui, ha già vinto..

Risultati Elezioni Regionali 2010. Berlusconi ha già vinto

Ancora qualche ora e le elezioni regionali del 2010 saranno realtà.
Lunedì sera le chiacchiere staranno a zero, i distintivi non conteranno più, a farla da padrone lunedì sera sarà la pura, semplice e brutale aritmetica; poi dopo verranno con molta probabilità le carte bollate e le inchieste della magistratura. Magistratura che ha già avuto tanto da fare in questo mese, grazie al pasticciaccio di Roma, con le liste consegnate fuori tempo massimo e con il tentativo di farle riammettere grazie ad una creativa “interpretazione” dei termini ultimi.
Cose che non succedono neanche nel Burundi.

 Con il pasticciaccio di Roma è caduta la millantata efficienza del “motore azzurro”; efficienza che ha subito un altro duro colpo con l’oceanica, per Denis Verdini, manifestazione di Roma. Il milione di persone di Verdini, a onor del vero anche Berlusconi aveva avuto qualche dubbio, si sono rivelate essere 150mila anime per la questura, si è sfiorato uno scontro istituzionale tra governo e istituzione, tra Cicchitto e Maroni.
L’ineffabile Verdini se l’è poi presa duramente perché dagli Abruzzi non sono arrivati i numeri attesi “abbiamo date loro le case”.

 

Ancora una volta Verdini dimentica alcune cose basilari.
Le case le hanno date e pagate gli ITALIANI, non il Pdl. Case che gli stessi abruzzesi si ripagheranno con il lavoro e le tasse. I terremotati possono essere riconoscenti al Pdl, ma non gli sono debitori.

E da che pulpito poi. Da quel Denis Verdini che tanta parte ha avuto nel sistema “gelatinoso” della gestione degli appalti del G8 e compagnia bella. Per una volta ho sentito un Berlusconi un po’ dimesso, lui si riterrebbe soddisfatto anche qualora riuscisse a strappare 3 regioni in questa tornata elettorale.

E allora vediamola questa tornata elettorale.
A bocce ferme mi sento di dire che si parte da un 5-2 per il centrosinistra: Toscana (Enrico Rossi), Emilia-Romagna (Vasco Errani, avrà di fronte la nuova speaker del centrodestra Anna Maria Bernini), Marche (Gian Mario Spacca, sostenuto anche dall’Udc), Umbria (Catiusca Marini se la vedrà con l’amante del cilicio Paola Binetti candidata dell’Udc) e Basilicata (Vito De Filippo) sono blindate per il centrosinistra come il Veneto (Luca Zaia della Lega) e la Lombardia (il sempiterno Roberto Formigoni) per il centro-destra.
In Basilica la situazione è interessante perché si sta verificando l’estinzione del Pdl, in questi anni sono tutti passati sull’altra sponda.
Interessante anche la questione “Sindaco di Venezia”. Non sono così sicuro che un popolo erede di una Repubblica marinara che fu “caput mundi” e che ha avuto tra i figli illustri Giacomo Casanova, accetti di farsi comandare da un tipo come Renato Brunetta. Potrebbe esserci, per il ministro, una brutta sorpresa al ballottaggio, perché credo che così andrà, con Giorgio Orsoni, che sarà appoggiato anche dell’Udc. Udc che per la regione invece corre da sola con Antonio De Poli.

Andiamo verso quelle in dubbio.
Piemonte: Prove di grande coalizione in Piemonte. Nonostante l’opposizione del potente Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Santa Sede e Camerlengo di Santa Sede, Pierferdy Casini appoggerà la governatrice uscente Mercedes Bresso che sfiderà Roberto Cota della Lega Nord appoggiato ovviamente dal Pdl. Qui potrebbe rivincere Mercedes Bresso.

Liguria: Identico discorso. Burlando-Biasotti. Ed è difficile dire chi possa spuntarla, anche se la Liguria sembra essere una enclave personale del ministro Claudio Scajola, dato in forte ascesa nel Pdl.

Calabria: Giuseppe Scopelliti, esponente del Pdl appoggiato dall’Udc, dovrebbe scalzare il governatore uscente Agazio Loiero.

Campania:  Vincenzo De Luca pagherà la pessima (eufemismo) gestione del reuccio di Afragola Totò Bassolino, Bassolino l’uomo del Rinascimento Napoletano, sarà l’artefice della debacle del centrosinistra nonostante le arringhe pirotecniche di De Luca, ex sindaco di Salerno e più amato d’Italia. Vincerà il pidiellino, socialista di estrazione, Stefano Caldoro a capo di una coalizione che ingloba l’Udc e la destra estrema. Caldoro vincerà agevolmente.

Puglia: I dirigenti del Pd volevano Boccia, la base ha scelto, contro il loro volere, Nichi Vendola. Qualcosa del tipo: Massimo D’alema e Nicola Latorre da Fasano andate al diavolo! Nichi Vendola, la star, forse l’ultima, della Sinistra disastrata, mangiona e litigiosa, con molta probabilità sarà riconfermato, nonostante una gestione che è stata investita da non pochi scandali, come Governatore. L’Udc qui va da sola rappresentata dall’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. Un po’ troppo dimesso, come personalità, il pidiellino Rocco Palese, uomo dell’apparatchik di Berlusconi.

Lazio: La protagonista di queste elezioni. Il luogo del fattaccio, il luogo del flop della manifestazione. Berlusconi e compagnia sono ben consapevoli che la Curia non perdonerà mai loro di aver consegnato Roma e il Lazio ad una mangiapreti come Emma Bonino; d’altra parte, un impegno allo spasimo, ed una vittoria della Polverini non vedrebbe, salvo qualche alchimia tutta da verificare, comunque nessun berluscones alla regione. E’ una situazione da cui non sanno come uscirne. O almeno come uscirne vincitori, ma devono solo ringraziare le loro lotte intestine per questo.

Ricapitoliamo: Il 5-2 di partenza, sommato ai risultati di Piemonte, Calabria, Campania, Puglia e Lazio diventa un 8-4 con ancora la Liguria da assegnare. Berlusconi ha già vinto.

Massimo Bencivenga

 
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