 Estate, tempo di vacanze. Tante persone sentono il bisogno di staccare, chi per un motivo e chi per un altro, come diverse sono anche le modalità di “ricarica”. C’è chi preferisce i mari della polinesia e chi invece le vette dolomitiche. Con l’approssimarsi della data Maya del 2012 i tour operator potrebbero letteralmente venir presi d’assalto da orde di turisti che, novelli emuli ora di Indiana Jones ed ora di Lara Croft, a seconda del sesso o dei gusti, vorranno (esigeranno?) dei tour o degli itinerari turistici comprendenti il Perù e la Bolivia. Cosa c’entrano la Bolivia ed il Perù con la profezia Maya sulla fine dei tempi? Non molto dal momento che semmai il retaggio di Bolivia e Perù appartiene agli Inca e non ai Maya. Ma tantissime sono le meraviglie concentrate da quelle parti. In primis basti pensare alla particolarità di un lago, il lago Titicaca, posto a 3800 m di altezza, che è altresì elemento di confine tra Perù e Bolivia.
A nord est del lago e non lontanissimo dallo specchio d’acqua ecco (sempre a 2400m) il sito patrimonio dell’Unesco che il mondo conosce come complesso dio Machu Picchu, ed da questo momento in poi gli emuli di Indiana Jones e Lara Croft, di Graham Hancock e Zecharia Sitchin potranno sbizzarrirsi osservando le enigmatiche costruzioni, il più delle volte costruite, come Stonehenge e le piramidi di Giza tenendo in debito conto la disposizione astrale, con particolare riferimento al Sole, alla Luna ed alla stella del mattino, Venere. Un posto unico per gli appassionati di Archeoastronomia. Dalle Piramidi nella piana di Giza a Machu Picchu, se le tre piramidi rappresentano l’ultima delle 7 meraviglie del mondo antico ancora in piedi il sito di Machu Picchu è una delle 7 meraviglie del mondo moderno (insieme al Colosseo, non temete!). E già che ci siete vi fate una capatina anche a Ollantaytambo e Sacsayhuamán, altri due siti ove sarà possibile veramente toccare con mano la maestria nell’intagliare grossi blocchi di pietra e l’ingegno per sollevarli ed incastrarli in figure dalle geometrie pressocchè perfette. Bisogna tener conto che questa parte del mondo, non diversamente dalle vestigia Maya e Azteca, è stata letteralmente sventrata e depredata prima dai missionari cattolici che vi vedevano idolatria e poi dai tombaroli che, in genere poveri, non hanno esitavano a trafugare e profanare la loro stessa storia per un tozzo di pane. Non è dato sapere quanti manufatti inca sono conservati nei caveau di nobilotti ed avventurieri europei, di certo un numero maggiore che non nei musei. In pochi posti come dalle parti del Perù e della Bolivia è possibile veramente respirare il vento della Storia. Ed ovviamente una capatina alla città di Cuzco, l’antica capitale degli Inca s’impone, ma i luoghi sono tra loro abbastanza vicini.
Per quanti invece non sentono il bisogno di inerpicarsi per sentieri stretti ci sono le belle località di mare ove potersi rilassare al sole del Perù.
Ho volutamente lasciato per ultimo le località più enigmatiche: Nazca e Tiahuanaco. Nel deserto di Nazca si trovano le famose linee di Nazca, solo che ovviamente per averne una perfetta comprensione sarebbe opportuno sorvolare la zona anziché batterla a terra. Tiahuanaco (o Tiwanaku) anche detta la Baalbek del Nuovo Mondo è, con molta probabilità, l’unico posto al mondo capace di competere in fascino e magnificenza con la Piana di Giza. Anche qui enormi massi sono stati lavorati e portati ad altitudini elevate (intorno ai 3800m) ed anche qui la precisione di alcune strutture, che fungono ora da altare religioso e ora da calendario astronomico preciso al minuto, lasciano assolutamente basiti.
E but but not least, con un piccolo sconfinamento nella Giurisdizione del Cile ed un salto nel Pacifico, ecco schiudersi davanti a voi l’Isola di Pasqua con le sue enigmatiche statue di pietra.
Massimo Bencivenga
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