 Mentre cercavo spunto per qualche libro mi è capitato di leggere l’incipit, preso da Il Libraio, di un romanzo sul quale la Longanesi ha deciso di scommettere forte per il 2011, apro e chiudo rapidamente un inciso: nel 2011, si spera, Longanesi pubblicherà anche il nuovo romanzo di Marco Buticchi, uno dei miei autori preferiti. Ma torniamo a noi. La “scommessa” Longanesi d’inizio anno, il libro a uscirà fine Gennaio, s’intitola L’allieva ed è scritto da una giovane dottoressa, con specializzazione in medicina legale, siciliana: Alessia Gazzola. Alessia Gazzola, stando alla scheda di presentazione, ha scritto “il primo medical thriller italiano tutto al femminile”. Non so se sia davvero il primo medical thriller italiano al femminile, magari sarà vero e magari no, ma il marketing deve pur fare il suo lavoro.
Un esordio del genere dovrà essere salutato con il botto, quante donne in Italia si sono appassionate a Patricia Cornwell o Kathy Reichs?
Quante hanno trepidato per Kay Scarpetta e fatto il tifo per Temperance “bones” Brennan? Qualcuna di quelle ragazze ha deciso di partorire; lo ha fatto Alessia Gazzola creando Alice Allevi, una dottoranda con il cervello della Scarpetta, ma senza l’avvenenza della stessa, e con un pizzico di goffaggine alla Bridget Jones. Almeno da quanto mi è parso di capire dalle poche pagine in anteprima.
Anteprima che racconta di come la protagonista, il superfigo Claudio, ricercatore del dipartimento, l’uomo con un anno alla John Hopkins, ed una snob ed inopportuna collega (l’ape regina che c’è in ogni ambiente, scrive di lei la Gazzola) vengano chiamati d’urgenza per un sopralluogo in un caso che sembrerebbe di omicidio: Giulia Valenti, una ragazza della Roma bene, è stata trovata morta.
Alice ha conosciuto quella ragazza in una boutique, quella ragazza le ha consigliato un vestito ed adesso è lì, con i suoi bellissimi capelli appiccicati, con il sangue a far da colla, al pavimento. Con chi stava parlando Giulia Valenti poco prima di augurarle buona fortuna? Alice Allevi si mette al lavoro…
In un precedente post sui romanzi in Italia misi in evidenza la tendenza degli italioti scrittori e delle case editrici a marcarsi tra loro e a mancare di coraggio nel lanciare nuove proposte narrative italiane.
Alessia Gazzola sarà la Cornwell italiana? Glielo auguro, ma poi mi auspico di riuscire a trovare anche il Michael Crichton tricolore, il Tom Clancy italico, lo Stephen King del belpaese, la Eliette Abecassis della penisola, l’Arturo Perez-Reverte de noantri e il Brad Meltzer spaghetti.
Basta con noir e barzellette e adolescenti complessati, gli italiani sono bravi come gli altri a scrivere anzi lo fanno anche meglio. Ed allora, tutti in libreria a comprare L’allieva, il romanzo di Alessia Gazzola edito da Longanesi.
Massimo Bencivenga |